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Fabregas: “Tradito da Morata? No, se la sentiva! Addai, Diao e vi spiego come funziona per il rigorista”

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Cesc Fabregas, tecnico del Como, ha parlato ai microfoni di DAZN e in conferenza stampa al termine del match contro il Napoli. Queste le sue parole dopo lo 0-0.
Tommaso Lerro

Cesc Fabregas, tecnico del Como, ha parlato ai microfoni di DAZN e in conferenza stampa al termine del match di ieri contro il Napoli. Queste le sue parole dopo lo 0-0.

DIAO E ADDAI TITOLARI - "Era per mettere in difficoltà il Napoli che ti viene a prendere a uomo. Abbiamo creato difficoltà a Di Lorenzo e Politano. Sono molto contento per Hassan, che ci era mancato tanto. Contento di rivederlo e sono contento di tutti i ragazzi. Dobbiamo solo continuare così".


TRADITO DA MORATA? - "No, abbiamo sbagliato contro il Verona l'uscita palla. È stato sfortunato, se la sentiva e ha sbagliato. Fa parte del calcio; dove siamo noi, c'è qualcosa di più importante del risultato. Devo guardare a tante cose per vedere la crescita della squadra".

RIGORISTA - "Mi piace molto l'organizzazione, però sul rigorista ho vissuto tanti episodi personali e penso che lo debba tirare chi se la sente. Ovviamente se va Diego Carlos gli dico: 'Hey, fermati' (ride, n.d.r.). Ma per il resto lo tira chi se la sente, era successo anche a me nel corso della mia carriera".

CRESCITA - "Una squadra che sta migliorando, c'è ancora tanto da fare per migliorare: quando sei giovane ci sono tanti alti e bassi ma mi regalano tanto. Io spingo perché loro sono di mentalità aperta e continuano a lavorare sempre di più. Per me è una fortuna, siamo dentro a un processo lungo".

CONTE - "E' un allenatore molto appassionato, al Chelsea faceva cose molto diverse: è un allenatore che si evolve, molto feroce che vuole sempre crescere, oltre al risultato per l'impronta che dà alle sue squadre".

PERSONALITÀ - "Sono contento fino a un certo punto, quando giochi così devi vincere ma abbiamo fatto un altro step in avanti contro una squadra molto forte che mi piace molto. Guardo tante partite del Napoli e non ho visto nessuna squadra pressarlo così, avevamo tanti giocatori di 20 anni e questo deve essere rimarcato. Alla gente piace parlare dei 100 milioni spesi, ma Jesus Rodriguez non ha fatto neanche un anno da professionista. Non ci sono molte squadre che lo fanno è questa è una cosa che mi dà grande soddisfazione. Mi hanno emozionato, questa è la strada e dobbiamo continuare così".

FASTIDIO - "Sono soddisfatto. Me ne vado con un sapore di fastidio, perché quando giochi così e non vinci dà fastidio. Rispetto all'anno scorso meritavamo di più; nessuna squadra è venuta a pressare così qui. Stiamo crescendo tanto, come allenatore, per la prima volta non ho detto nulla tatticamente ai ragazzi, li ho solo ringraziati. Tanti giovani di 20 anni, 7 giocatori, che posso dire? Come allenatore non si può chiedere di più se non metterla dentro e vincere. Abbiamo fatto un altro step dopo Parma...".

GOL CHE MANCA - "È la cosa più difficile; si paga tanto i giocatori per fare questa differenza. È una cosa che arriva piano piano, Nico non è lo stesso dell'anno scorso. Si cresce piano piano".

SQUADRA PIU' SPORCA - "Sì, è possibile; fa parte della crescita. L'anno scorso Da Cunha e gli altri non andavano mai a terra per prendersi il fallo. Sono talmente giovani che non hanno queste cose... Dobbiamo gestire meglio, a livello arbitrale, l'uniformità. I ragazzi devono imparare e vedere come si può migliorare con pazienza".

DIFFERENZA COL NAPOLI - "Meno di due anni fa eravamo settimi in Serie B. Stiamo provando ad accorciare; il tempo lo dirà. Abbiamo anche giocato con un giorno in meno di recupero, i ragazzi hanno dato tutto dopo nemmeno 72 ore e dopo un problema avuto ieri sera con l'aereo. Questa fame mi piace; si deve continuare così e provare a fare lo stesso con Juve, Lazio, ecc.".