NICO PAZ - "Un giocatore speciale secondo me, per questo l'ho voluto. Lo scorso anno giocava in Serie C spagnola, ho visto qualcosa in lui: l'ho visto preparato fisicamente, dal Real o dal Barcellona puoi prendere uno ma se fisicamente non è pronto poi fatica. Ho visto capacità nell'uno contro uno ed il mio piano era farlo crescere per 2-3 mesi. Lui invece ha bruciato le tappe e ho visto la differenza che faceva: è stato importante, aiuta tanto la squadra anche come continuità alla sua età. Ha tanta voglia e personalità, ci sono tanti giocatori di qualità ma poi mi piace la personalità sua o di Lobotka"
PRESTAZIONE - "Non sono soddisfatto perché abbiamo perso e volevamo venire qui a vincere. Ho sbagliato sicuramente io, ma mi è piaciuto molto il coraggio. Questa è la nostra identità, il nostro stile di gioco. Sono orgoglioso dei primi 60 minuti fatti. Poi la rosa del Napoli ha fatto la differenza, gli ha permesso di alzare il livello con Neres e non solo. Ma penso che per un'ora abbiamo fatto una grande partita. Vedere il Napoli, una squadra che può vincere lo Scudetto, non riuscire a trovare la soluzione contro di noi mi dà fiducia".
FASE DIFENSIVA - "E' vero che il Napoli ha cominciato in maniera perfetta, ma poi non ricordo di essere andati in difficoltà nel primo tempo. Negli ultimi 20-30 minuti il Napoli ha fatto meglio, ma prima non ricordo tante occasioni per loro. Non bisogna dimenticare che loro hanno tanti calciatori che hanno vinto lo Scudetto più McTominay e altri".
LOBOTKA - "Datemi Lobotka per favore, che giocatore, mamma mia! Giocatori così ti fanno vincere la partita, per la sua capacità di capire il calcio, di giocarlo, di recuperare palloni. Io vado matto per i calciatori così. Lobotka è un giocatore superlativo, ho parlato anche con lui dopo la partita. Io posso giocare con undici Lobotka a calcio, il mio piano della partita era controllarlo difensivamente, ho messo Nico Paz su di lui. Però dopo 60 minuti era un po' stanco per me è un fuoriclasse e se ha vinto lo scudetto per me grande percentuale era per lui".
DETTAGLI - "Però dobbiamo migliorare nei dettagli. Il rigore viene da una rimessa laterale per loro, in cui lasciamo passare troppo semplicemente. Ci sono tante piccole cose che una squadra tanto giovane come noi deve imparare. Siamo troppo bravi ragazzi, dobbiamo capire come e quando fare la giocata".
ORGANICO - "La loro rosa è molto importante; i cambi che fanno alzano il livello della squadra. Come successo contro il Bologna e l’Atalanta, la rosa fa la differenza, chi entra alza il livello. Si deve continuare, ho visto un grande Napoli dopo il terzo gol, un buon Napoli dopo il 2-1 e un Como superlativo per 60’. Questo è un aspetto che come allenatore noto con attenzione Fare così bene contro una squadra che può vincere lo scudetto mi dà tanta fiducia. Bisogna gestire meglio i momenti della partita”.
GIOCATORI - "Dopo la promozione abbiamo iniziato a preparare già la prossima stagione e capito che poteva restare e chi poteva alzare il livello. Sono stati tre mesi di tanto lavoro, volevamo fare un mix di gente esperta e gente giovane. Mi piace allenare i giovani che comprendono la mia idea di gioco. Stiamo lavorando bene e, sebbene siamo solo all'inizio, siamo sulla strada giusta per migliorare il nostro dipartimento di statistiche e dati"
CONTE - "I complimenti di Conte sono stati sinceri e significativi. È sempre bello ricevere riconoscimenti da un allenatore del suo calibro. Sono stato dieci minuti nel suo spogliatoio, parlando e scambiandoci opinioni su tutti. Sono anni che allena, ha vinto tutto, ha allenato grandi calciatori e per me è un piacere averlo messo anche un po' in difficoltà, è una cosa incredibile. Per me è uno dei migliori allenatori degli ultimi 10-15 anni".
PROGETTO - Tante ore a lavorare e analizzare calcio. Questo è un mondo dove ti giudicano se vinci o perdi. Io sono fortunatissimo, mi hanno dato la libertà di fare questo progetto. Sono arrivati tanti giocatori nuovi, siamo solo all'inizio".
CAMBI - "Penso che ho visto un grande como per 60 minuti non 45, e un buon Napoli per 15 minuti e un grande Napoli dopo il terzo gol. Io volevo che la squadra era un po' più avanti, a pressare e recuperare palloni, per questo ho messo Sergi Roberto terzino e Gabrielloni, Belotti e Cutrone davanti. Per questo dicevo: 'Centro, cross, cross'. La squadra deve capire che non siamo il Barcellona, dobbiamo capire le varie fasi del gioco, questo richiede tempo. Dobbiamo migliorare, lavorare con i giocatori ed essere tranquilli dopo il terzo gol".
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