CAMBI - "Ramon aveva male al polpaccio e un giallo, un giocatore un po' impetuoso poi e mi faceva paura il secondo giallo. Di Sergi non posso dire nulla ora, Douvikas invece fuori perché non avevamo la palla. Non mi piace la parola sofferenza ma non avevamo più il controllo della partita, Diego Carlos poi aveva dei crampi... alcune volte va così, ma se un giocatore si fa male nel primo tempo è da valutare perché ti penalizza troppo. Ti toglie uno slot e un giocatore che può cambiare la partita in corso. Dobbiamo stare attenti".
MODO DI GIOCARE - "Abbiamo segnato con la costruzione a quattro, a volte abbiamo impostato a tre. Abbiamo disputato un buon primo tempo, male il secondo per merito dei nostri avversari. Noi dobbiamo continuare a crescere, non fermarci durante la partita ed essere più bravi a concretizzare. Abbiamo avuto un paio d'occasioni importanti, ma la finalizzazione nel calcio è fondamentale. C'è tanto da migliorare".
ROSSO A RODRIGUEZ - "Non posso dire tanto. Non l'ho rivisto, preferisco non commentarlo. Non voglio giudicare, mi dicono gli arbitri. Di Ramon mi dicono che è esageratissima. Noi allenatori siamo molto vulnerabili, sembra che piangiamo o altro. Ma quella di Ramon e questa su Jesus è esagerata. Ti fanno perdere l'opportunità di vincere. Lì ti toglie quella forza di poter vincere la partita".
TANTI ROSSI - "Non so rispondere, preferisco non farlo. Io penso che dobbiamo fare anche di più, essere più aggressivi nel duello. Oggi mi ha espulso perché ho detto 'Vai, lasciatelo andare'. Devono guardare la camera per vedere come l'ho detto. Ci sono tante dinamiche alle volte che non si spiegano. Il rosso? Serve chiarezza. Capisco che c'è emozione e passione, ma loro devono capire di più. Serve più serenità, lavoriamo tanto per vincere, sia io sia Davide Nicola. L'arbitro era molto nervoso. Il quarto uomo mi ha detto di non parlare quando sono andato lì a chiedere una cosa. È strano. C'è stranezza su quello che ci dicono e quello che poi vediamo in tutte le partite. Serve più chiarezza e serenità. Non si dice 'vaffa...', però se si parla con rispetto si può gestire in una maniera diversa".
SETTIMANA - "È stata una settimana diversa con tanti impegni ravvicinati, a cui sono abituati i campioni. I calciatori devono riposare bene, mangiare bene, lavorare bene. I top-player giocano ogni settimana tre partite, speriamo siano pronti per il futuro".
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