ALLENAMENTI - “Abbiamo cambiato qualcosa, chi ha giocato praticamente si è allenato solo oggi. È successo quello che è successo, dobbiamo adattarci. Domenica sarà importantissima per noi, fondamentale”.
GIOVANI - “Mi piace avere una squadra giovane, vogliamo addirittura abbassare l’età media in futuro. Cruciale avere anche persone esperte all’interno della squadra, che aiutino a mantenere i piedi per terra; calciatori come Audero, Reina, Sergi, Belotti”.
FORMAZIONE - “Possibile riproporre la stessa formazione, ho due ballottaggi 50/50, ma l’ossatura della squadra sarà quella che abbiamo usato a Bergamo e contro il Bologna. Probabilmente Zanetti si aspetta che riproporremo la stessa formazione, sta a me capire se è opportuno continuare”.
INDISPONIBILI - “Saremo quelli di Bergamo: Barba ha cominciato ad allenarsi ieri, non è ancora pronto per la panchina. Cerri ha avuto un problema al flessore settimana scorsa, penso che rientrerà dopo la sosta”.
VERONA - “Non è facile affrontarli, hanno qualità, velocità. Il loro intento è recuperare la palla e andare sempre in avanti, lo fanno molto bene. Proveremo a portare dalla nostra parte qualche lacuna che hanno mostrato visto. È una squadra forte, da tanti anni in Serie A. Dovremo fare una grande partita per portare a casa i tre punti”.
VAN DER BREMPT, IOVINE E GABRIELLONI - “Van Der Brempt è molto importante per noi, ci puntiamo molto. Poi abbiamo Alessio Iovine, che l’anno scorso da quando è diventato terzino ci ha svoltato la stagione. La cosa buona di Iovine e Gabrielloni è che pssono giocare in Serie D, Serie A o Champions League e il loro rendimento sarà lo stesso. Si mettono sempre a disposizione e rendono in qualunque posizioni io li metta. Van Der Brempt si è qualificato con il Salisburgo per la Champions, è un bravo ragazzo che vuole imparare”.
SERGI ROBERTO - “Speriamo che possa crescere ancora, ho molta fiducia in lui. Non ha fatto il precampionato, lo abbiamo inserito gradualmente. Piano piano sta aumentando la condizione. Abbiamo molta stima di lui”.
LINGUA - “Tanti giocatori sono stranieri, però nelle riunioni proviamo a parlare italiano. Tutti i ragazzi hanno voglia di imparare e mettersi in gioco, siamo noi che dobbiamo rispettare il luogo in cui lavoriamo e i ragazzi italiani che sono bandiere del club. Nei colloqui individuali con i calciatori provo a parlare con la loro lingua”.
VARANE - “Gli faccio i complimenti per la sua carriera. È stato uno dei centrali più forti degli ultimi 15 anni, siamo stati fortunati che è stato in gruppo con noi per tre mesi, penso sia anche un orgoglio per la città e per tutti noi. Da dopo l’infortunio, ha sofferto molto. È un peccato che si ritiri adesso, è ancora giovane e avrebbe potuto dare ancora tanto. Penso che entrerà nella parte di business della società, lui vorrebbe aiutare la proprietà per espandere il marchio Como nel futuro, possibilmente all’estero”.
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