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Fabregas: “De Gea? Non si vedeva da anni! Non siamo Juve o Inter, 5 anni fa non esistevamo”

Guglielmo Cannavale
Il tecnico del Como Cesc Fabregas è intervenuto in conferenza e a Dazn dopo la sconfitta contro la Fiorentina. Il Como ha molti infortuni, tra cui anche Kempf che è ai box. MOMENTO DIFFICILE – “E’ vero che siamo in un momento...

Il tecnico del Como Cesc Fabregas è intervenuto in conferenza e a Dazn dopo la sconfitta contro la Fiorentina. Il Como ha molti infortuni, tra cui anche Kempf che è ai box.

MOMENTO DIFFICILE - "E' vero che siamo in un momento di difficoltà nel trovare i risultati. Abbiamo provato di tutto e la verità è che abbiamo avuto occasioni per segnare. O per parate o per errori non abbiamo segnato. I ragazzi hanno dato tutto, non posso dire niente loro. Mi sono arrabbiato per il rosso di Dossena che non può lasciare la squadra in 10. Questo è un segnale importante. La Fiorentina è una squadra forte. Noi abbiamo avuto occasioni e loro hanno segnato subito. Dobbiamo avere umiltà. Noi siamo il Como. Questa società 5 anni fa non esisteva, dobbiamo sapere chi siamo. Dobbiamo lavorare con questi giocatori che per me sono forti. L'unica strada è continuare a lavorare. Ripeto, umiltà e lavoro. L'anno scorso dopo il Palermo qualcuno si lamentava però poi dopo quando abbiamo fatto un miracolo tutti a parlare di fenomeno. Ci vuole calma, siamo al massimo livello. I ragazzi danno il massimo, dobbiamo dare tutto tutti insieme".

DE GEA - "Ci manca da qualche settimana un po' di qualità, facciamo un passo avanti e uno indietro. Certo, De Gea ha fatto una parata che non si vedeva da anni. Comunque nel secondo tempo abbiamo dominato. Non posso chiedere ai ragazzi di più, noi siamo questi, devo gestire e dare fiducia...i ragazzi danno tutto in campo e non posso dirgli niente, mi arrabbio solo quando prendiamo goal e serve sicuramente un po' di cattiveria. Cinque anni fa questa squadra non esisteva ma adesso siamo ad alti livelli. Con calma e tranquillità il livello si alzerà".

FIDUCIA - "Io devo dare fiducia ai ragazzi, devo infondere loro tanto cuore, perché conta molto anche l’aspetto mentale. Non posso chiedere ai ragazzi qualcosa di extra-extra-extra rispetto al nostro livello attuale. Non siamo né la Juventus né l’Inter. Ho a che fare con giocatori che, per l’80%, l’anno scorso erano in seconda divisione. Proprio per questo motivo bisogna lavorare molto sull’aspetto mentale e dare tanta fiducia".


COSA DIRE AI RAGAZZI - "Dovrei forse dire che non hanno corso, che non hanno lavorato? Loro danno tutto. Non posso arrabbiarmi con loro. Lo faccio con Dossena, per quello che ha fatto. Alla fine, quello sì: lascia la squadra in dieci e poi salterà due partite che, per noi, sono delle finali. Uno con un po’ di esperienza in Serie A non può lasciare sola una squadra giovane. In ogni caso, i ragazzi corrono, fanno il 3+2, arrivano in porta, ma ci sono degli errori. Sul secondo gol subito, Goldaniga doveva stare più vicino a Sottil, non lasciarlo girare, e Kean poi arriva e segna".

TIFOSI DELUSI - "Io capisco la realtà di chi siamo. Mi dispiace vedere i tifosi delusi, ma posso arrabbiarmi solo se i giocatori non danno il 100%. Non è questo il caso. Bisogna avere umiltà. Cinque anni fa il Como non esisteva. Oggi abbiamo affrontato una squadra che ha fatto due finali di Conference League e aveva vinto sei partite di fila. Bisogna avere calma, umiltà e continuare a lavorare. Prima o poi la palla inizierà a entrare. Torneranno anche i titolari, e a quel punto il livello si alzerà. In questo momento, però, non ci sono alibi: io sono il primo responsabile di questa squadra".