NUMERI - “Siamo una società che vuole lavorare con i dati, questo è sicuro. Come allenatore, però, non mi servono i dati per capire che la squadra avrebbe meritato più punti di quelli che ha. L’ho detto soprattutto dopo le vittorie contro Atalanta e Verona, siamo in un momento di crescita, oltre ai punti ci sono tante altre cose che contano per noi, questa è la strada che segue il calcio moderno. Quando siamo stati al completo, abbiamo fatto delle grandissime prestazioni. Adesso, con quelli che siamo, dobbiamo continuare a lavorare e a credere in ciò che proponiamo, guardando avanti con positività”.
FIORENTINA - “Se si è troppo negativi, si vede tutto grigio, io provo ad essere sempre positivo, però facendo le mie valutazioni. Penso che sia la mia forza, deve venire fuori specialmente in un momento difficile come questo. Sono sempre io il primo responsabile. Domenica abbiamo lasciato costruire Ranieri, la Fiorentina aveva i terzini molto alti e non era facile. Nel primo tempo non si è visto il vero Como, nella ripresa, nel nostro miglior momento, abbiamo preso una mazzata con il loro raddoppio. Tutte le squadre vivono momenti difficili, guardate Manchester City e Aston Villa, ad esempio. Il mio compito è quello di non trasmettere e non far trasparire troppa negatività, nel calcio i risultati cambiano in base a dettagli".
GRUPPO - “Vedo il gruppo sereno. I giocatori più esperti stanno aiutando anche me, non sono stupidi. Sanno quando si sta sta facendo bene e non arriva il risultato, e quando si fa male e non arriva il risultato. Sono convinto che riemergeremo molto presto”.
KONE - “Sto pensando se inserirlo in lista. È stato praticamente un anno senza giocare, però abbiamo bisogno di un giocatore come lui, non abbiamo altri calciatori con le sue caratteristiche in rosa. Sta a me gestire questa situazione, se entra lui deve uscire qualcun altro. Domani non porterò Ben, vediamo se potrà giocare ancora con la Primavera".
FADERA - “È un ragazzo che è arrivato tramite lo studio dei dati. Alieu ha corsa, ci da profondità, una cosa che ci è mancata tantissimo l’anno scorso. Deve essere più incisivo davanti alla porta, a volte fa tutto bene e gli manca l’ultima giocata. Lui lo sa, ci sta lavorando; un giocatore forte deve riuscire a fare la differenza. Credo che possa riuscire a fare questo step".
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