LE RICHIESTE DI SARRI - "Vorrei ricordare a me stesso che Milinkovic il primo anno non era lo stesso del secondo, terzo o quarto. Tutti i giocatori hanno bisogno di un periodo di adattamento. Poi è chiaro che la filosofia del gioco di Sarri è diversa da tante altre. E in più quest’anno diversi calciatori avrebbero meritato di scendere in campo per meritocrazia, ma avevamo Marco Baroni, a cui vanno i nostri ringraziamenti per il lavoro svolto, che evidentemente aveva una filosofia diversa. Ora Sarri può partire in ritiro con una squadra che non è stata toccata, può valutare nel complesso tutti, può vederla all’opera nelle partite che contano. Poi se a gennaio c’è da fare due, tre, quattro innesti sulla scorta delle indicazioni dell’allenatore, la società li farà per dare continuità al programma triennale di cui ho sempre parlato, da un anno a questa parte. Io confido molto nell’intelligenza del popolo laziale che sa come stanno le cose. Nella vita gli intoppi ci sono e ci saranno sempre, l’importante è lavorare con coscienza. Il passaggio del sottoscritto che oggi sta ancora qui a lavorare e che per il calcio ha perso due famiglie, sta a sottolineare la serietà che uno si assume. Molte stupidaggini e inesattezze sono state dette e scritte. Vogliamo chiamarle cattiverie gratuite? È un problema loro, ciò che fai poi raccogli".
I GIOCATORI - "Ci sono diversi giocatori che hanno dimostrato di saperci stare in questo campionato, e ora hanno un valore aggiunto che è Sarri. Alla notizia del suo ritorno, dodici giocatori di cui lui conosce tutto erano felicissimi. Malumori nello spogliatoio? I giocatori si fidano, l’importante è che gli impegni che la società assume vengano mantenuti. Molti giocatori che abbiamo in rosa sono figli di Sarri. Poi non è detto che nel prossimo futuro potremmo andare a migliorare l'assetto. Però parliamo di coerenza e non di chiacchiere, e invito molti dell'informazione a studiare prima di scrivere delle stupidaggini".
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