10 risposte al fanta: Luiz, Danilo, Saelemaekers, Colpani, Brenner, Gudmundsson e la porta del Milan
LUKAKU - "Romelu è uno dei più grandi centravanti in Europa. Ma io non sono il nuovo Lukaku, ma Artem Dovbyk. Voglio fare del mio meglio e che la gente mi apprezzi per quello che so fare”.
ATLETICO - “No al loro progetto? Non era giusto per me perché il rapporto che abbiamo avuto con l’Atletico non è stato dei migliori: c’erano persone che mi volevano e altre no. Non ho avvertito fiducia, al contrario invece della Roma”.
ROMA - “Questo è il club giusto, ha ambizioni e fame. E poi c’è uno stadio bellissimo, una città meravigliosa e una tifoseria fantastica. A Roma ero stato solo una volta, durante l’ultimo Europeo. Ma era il periodo del coronavirus, e poi ero in nazionale. Sono stato tre giorni, ho visto qualcosa. Mi rifarò presto…”.
CAPOCANNONIERE SPAGNA - “E’ un trofeo che mi dà ancora più certezze. Devo ringraziare il Girona, i miei compagni e l’allenatore (Michel, ndr) che hanno creduto in me. A inizio stagione nessuno avrebbe scommesso sul fatto che potessi riuscirci, invece ho dimostrato che nel calcio tutto è possibile. Grazie anche alla mia famiglia”.
DERBY - “Tutti sanno quanto è importante il derby, sia per i tifosi sia per il club. Posso solo promettere che darò tutto me stesso per vincere questa partita”.
ATTACCANTI - “Lautaro mi piace per il suo stile, la costanza con cui segna. Ma anche gli altri sono tutti forti, sono i migliori centravanti della A. Ma per me la squadra viene prima di tutto. Mi piace segnare tanto, ma se mi chiedete se il sogno è vincere il titolo di capocannoniere o lo scudetto non ho dubbi: lo scudetto”.
OBIETTIVO - “Un numero di gol da segnare ce l’ho in testa, ma non lo dico. Dobbiamo tornare in Champions: è un obiettivo importantissimo, da centrare a tutti i costi. La Roma manca da troppo tempo”.
DE ROSSI - “Mi piace per la sua mentalità, ha fame, è ambizioso, cerca di migliorarti. Con lui si lavora intensamente, sono sicuro che mi farà crescere ancora. Cosa cambia da Michel a lui? Non moltissimo, forse qualcosa nelle pressioni alte. Per un centravanti è più facile adattarsi ad un nuovo allenatore rispetto ad un centrocampista o a un difensore centrale. Al centravanti si chiede di aiutare la squadra e i centrocampisti, di proteggere la palla, di fare gol. Lo facevo al Girona e lo farò anche alla Roma”.
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