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Dimarco: “Al Sion ci mandarono una settimana tra i militari per punizione! Non volevo ma…”

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Federico Dimarco si è raccontato in una lunga intervista al podcast BSMT e ha ripercorso tutti i passi della sua carriera. Ha raccontato anche di quando scelse di lasciare l’Italia per giocare in Svizzera, prima di tornare in Serie A con il...
Tommaso Lerro

Federico Dimarco si è raccontato in una lunga intervista al podcast BSMT e ha ripercorso tutti i passi della sua carriera. Ha raccontato anche di quando scelse di lasciare l'Italia per giocare in Svizzera, prima di tornare in Serie A con il Parma. Ecco cosa ha raccontato della sua esperienza al Sion: "Quando ero all'Empoli avevo squadre che mi volevano ma per fare il giovane dietro al giocatore esperto e io non ero d’accordo, così ho provato a cambiare andando in Svizzera. Lì sono partito benissimo, mi sono spaccato il metatarso e sono stato quattro mesi fermo. Avevo 19 anni. Sono rientrato dopo quattro mesi, era cambiato l’allenatore e la cosa che fa ridere, e alla quale non crede nessuno, è che eravamo ultimi o penultimi e il presidente ebbe la bella idea di mandarci una settimana a fare il militare con le forze speciali francesi per punizione. Stavamo nei campi col sacco a pelo. Robe mai viste, addestramenti incredibili. Ci facevano anche sparare, non con armi vere ma… In Svizzera c’è la pausa lunga a gennaio, perché c’è molto freddo, io non volevo andare ma se non andavamo non ci pagava. Siamo tornati motivati, ma quando siamo tornati io ho discusso con l’allenatore e non ho più giocato fino a fine anno. Finisce col Sion e l’Inter mi riporta a Milano. Sono tornato in Italia ma non mi voleva nessuno, forse neanche in Serie B. Alla fine è arrivato il Parma, e anche lì ho fatto tre-quattro partite risicate, ho fatto gol, e poi basta. Distacco del tendine dell’adduttore del retto addominale e altri quattro mesi e mezzo fermo. Anche lì ho giocato poco, tredici-quattordici partite risicate".