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Dia, i tempi di rientro sono incerti: le sue condizioni e cosa fa sapere la Lazio

Marco Astori
C’è ancora incertezza sui tempi di rientro di Boulaye Dia dopo aver contratto la malaria. Ecco cosa risulta al Corriere dello Sport: “Dia aspetta di conoscere l’esito di alcuni esami imprecisati (forse lo stadio di sviluppo del...

C'è ancora incertezza sui tempi di rientro di Boulaye Dia dopo aver contratto la malaria. Ecco cosa risulta al Corriere dello Sport: "Dia aspetta di conoscere l’esito di alcuni esami imprecisati (forse lo stadio di sviluppo del parassita malarico ) per fare ritorno a Roma, i risultati sono attesi per oggi. Questo filtrava ieri da Formello. I medici della Lazio sono in contatto con i medici della nazionale senegalese, unica fonte di informazione. Ma i contatti non sono frequenti e non proprio ragguagliati. C’è chi ha addirittura dubbi sull’effettivo accertamento della malattia. I particolari del caso, la certificazione del contagio, l’origine, ossia la puntura della zanzara (del genere Anopheles) che la trasmette, i tempi di incubazione, non sono ancora verificabili. Misteri e dubbi confondono e non chiariscono l’evoluzione della vicenda, innanzitutto quale sarà l’iter da seguire al rientro di Dia in Italia, se sarà o meno disponibile per Lazio-Bologna di domenica 24 novembre. Non è chiaro neppure se il giocatore sia fermo o si stia allenando a parte. Di ieri la notizia, rimbalzata dal Senegal, che dava Dia in campo a svolgere lavoro differenziato nel ritiro della sua nazionale. Ricostruzione smentita dalla Lazio. La profilassi preventiva, per chi si reca in Africa, non è obbligatoria, è solo raccomandata. Non si sa neanche se Dia l’abbia iniziata in Senegal a fronte della comparsa dei sintomi, riferiti di «lieve entità», del tenore di un’influenza stando alle poche informazioni concesse. Se ha iniziato la profilassi o se la inizierà potrebbe durare 20 giorni. Solo il rientro chiarirà il suo stato fisico e i tempi di rientro".