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Di Francesco: “L’arbitro non mi è piaciuto! Stulic va aiutato, su Camarda rispondo così”

Daniele Najjar
Il tecnico del Lecce, Eusebio Di Francesco, ha parlato dopo la gara persa dai suoi contro la Cremonese per commentare la gara. Queste le sue dichiarazioni riportate da Cuoregrigiorosso.com in conferenza stampa e a DAZN. RAMMARICO –...

Il tecnico del Lecce, Eusebio Di Francesco, ha parlato dopo la gara persa dai suoi contro la Cremonese per commentare la gara. Queste le sue dichiarazioni riportate da Cuoregrigiorosso.com in conferenza stampa e a DAZN.

RAMMARICO - "Dopo un primo tempo del genere, un po’ di rammarico c’è: per lunghi tratti abbiamo avuto il pallino del gioco, siamo arrivati benissimo agli ultimi 20-25 metri, abbiamo avuto diverse opportunità importanti. Nella ripresa su una nostra ingenuità la Cremonese ha preso in mano la partita, e sono ripartiti spesso. Noi siamo stati troppo frettolosi, abbiamo perso qualche pallone di troppo. Non mi è piaciuta poi la gestione in generale dell’arbitro Mucera. La Cremonese è stata più determinata di noi, ha fatto meglio dopo il rigore. Non siamo stati abbastanza bravi. Nel primo tempo, ripeto, per il tipo di gioco che hai fatto avresti dovuto segnare almeno un gol".

STULIC E CAMARDA - "Con l’aiuto di tutti i compagni. Tutti si aspettano i gol degli attaccanti, Stulic le opportunità le ha avute, ora non resta che continuare a sostenere questi ragazzi. La squadra ci sta dando gioie e a volte qualche dolore, la squadra è questa, serve più continuità. Ci sta prendere gol, è normale, ma dopo il rigore avevamo ancora un tempo davanti per poter fare male alla Cremonese. Stulic in difficoltà? Sicuramente va aiutato. Quando sei nel pieno dell'entusiasmo quelle occasioni non le sbagli. Oggi abbiamo dimostrato di sapere quello che vogliamo. Sapevamo cosa cercavamo, abbiamo giocato con solidità e la partita è cambiata dopo il calcio di rigore e sono stati bravi loro a tenerla su".

BERISHA E RAMADANI - "Chiedevo si smarcassero di più, l'avevano fatto anche molto bene. Quando poi cerchi delle soluzioni, lo fai anche dalla panchina cercando di dare una sterzata e vitalità alla partita. Nella ripresa facevamo fatica ad impensierire gli avversari, siamo arrivati tante volte a ridosso dell'area avversaria e ho provato a cambiare volto


CALO - "A volte è una situazione incoscia, gli avversari segnano e la mettono sui propri binari di sicurezza e aggressività. Noi siamo stati poco qualitativi dopo un primo tempo in cui abbiamo palleggiato bene. Lì avremmo dovuto concretizzare contro un avversario che veniva da una fresca e importantissima vittoria a Bologna. C’è stato un tempo per uno, ci sta fra due squadre così, però la differenza è che loro nel proprio tempo a favore hanno segnato due reti».

ASSENZA DI PUNTE VERE - "Sono state fatte delle scelte in estate pensando che avremmo potuto ottenere un certo numero di gol, ora è più facile puntare il dito. Non abbattiamo ciò che è stato fatto fin a qui, abbiamo una buona classifica, poi chiaro che per fare altri punti serve fare gol".

DOPPIA PUNTA - "Nel secondo tempo abbiamo messo Sottil e N’Dri e per me devono fare qualcosa in più per determinare sotto porta. Può capitare di mettere a volte due attaccanti insieme, ma serve avere equilibrio. Mettere due prime punte insieme può essere deleterio, a Udine avevamo poi preso gol. Al di là degli interpreti, nel gioco di squadra possiamo crescere e possiamo migliorare. Si può andare sotto di un gol, ma non si può disperdere velocemente quanto di bene è stato fatto nel primo tempo".