FORMAZIONE - “Le difficoltà le ho e sono di quelle positive. Sono felice che tutti mi mettano in difficoltà negli allenamenti, nelle prestazioni. Sono contento dell’atteggiamento di chi subentra. Non è facile tenere alta l’attenzione di chi gioca meno. Qualche dubbio ce l’ho sempre e, nel calcio di oggi, si dà molta poca importanza ai cinque cambi che sono fondamentali e possono fare davvero la differenza”.
RAMADANI - “Ha caratteristiche da maratoneta ma non conta solo la quantità della corsa, ma anche la qualità e lui corre con cognizione ed intelligenza tattica. Abbiamo le potenzialità per migliorare tutti. Tornando a Ramadani, lui lavora con umiltà e non deve perdere la capacità che ha di mettersi a disposizione della squadra e di aiutare i compagni. Quando si accorciano le gambe, cresce la lingua, quindi per me è sempre più importante correre che parlare”.
SOSTITUZIONI - “Gasperini ha detto che le cinque sostituzioni avvicinano il calcio al rugby? Dovrei sentire l’intervista per capire meglio. Di certo non dire questo da parte mia, visto che comunque nel calcio quando uno esce non può rientrare, dunque sono decisioni importanti per un allenatore”.
SINGOLI - “Non mi piace parlare di singoli, non mi piace godermi troppo il momento positivo. Quando finisce la partita sì, ma poi ci si deve concentrare sul lavoro perché l’obiettivo è molto lontano. Senza fare nomi, c’è chi è sempre sul pezzo e sono tanti, c’è chi quando gioca meno si addormenta un po’ ma deve capire che l’occasione per entrare e non uscire più è sempre dietro l’angolo”.
PREPARAZIONE - “Stiamo lavorando sempre per trovare soluzioni migliori, sia in fase offensiva che difensiva. Ad esempio siamo passati dal marcare a uomo a marcare a zona mista, poi dipende sempre dall’avversario. Lavorare è importante, poi spesso capita che prepari tutto bene ma entri in campo male. Qualche anno fa preparavo una partita contro il Verona sapendo che Veloso calcia forte sul primo palo i corner, e presi comunque due gol sul primo palo. Un aneddoto per dire che lavorare e preparare le partite è importante ma che scendere in campo con il piglio sbagliato rischia di rovinare tutto”.
BALLOTTAGGI ATTACCO - “Qualche dubbio c’è sempre, ho tante alternative con varie caratteristiche. L’unico un po’ indietro come minutaggio è Sottil che nelle ultime settimane si è allenato meno ma ha recuperato ed anche lui può essere utile. Ci sono tante soluzioni, vedi la fisicità di Kaba che ho scelto come esterno nel finale di Firenze. Per me è importante avere varietà di soluzioni”.
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