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Di Francesco: “Cambiare il portiere? Rispondo così! La crescita di Oristanio…”

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Il tecnico del Venezia Eusebio Di Francesco ha parlato così dopo la sconfitta contro il Verona, ecco le sue parole riprese da Tmw.
Guglielmo Cannavale

Il tecnico del Venezia Eusebio Di Francesco ha parlato così dopo la sconfitta contro il Verona, ecco le sue parole riprese da Tmw: "Il pareggio ci stava tutto per le occasioni avute da una parte e dall'altra, primo tempo scoppiettante poi nel finale siamo mancati per attenzione. Dobbiamo capire che in questo campionato serve una miglior gestione della partita. Peccato perchè forse sarebbe stato più giusto un pareggio, forse il Verona ci ha creduto di più ed ha avuto più determinazione. Cosa rimprovero? Più freddezza sotto porta, occasione come quelle di Doumbia o Haps vanno capitalizzate, poi abbiamo avuto diversi tiri da fuori".

PREOCCUPATO? - "Bisogna sempre ragionare in un'ottica di lungo periodo, abbiamo giocato cinque partite in trasferta, ora siamo scontenti chiaramente".


JORONEN - "Cambierò il portiere? Non voglio e non serve puntare il dito contro i singoli. Mi piace ragionare più sul noi".

GOL DA CORNER - "Quando uno vede un difetto o è stupido o ci lavoro, io non sono stupido e ci ho lavorato poi il goal è nato più su nostre disattenzioni che su bravura degli avversari".

ORISTANIO - "Sì, è in crescita nelle due fasi, è il nostro giocatore più bravo ad attaccare gli spazi. Sta crescendo, ha delle importanti qualità, ha fatto benissimo il primo tempo poi è un po' calato ma ce lo teniamo stretto, lui e Yeboah sono forse quelli più creativi. Dobbiamo essere più lucidi. Doumbia e Haps hanno avuto grandi occasioni. Gli episodi fanno parte del gioco, dobbiamo fare solo mea culpa perché potevamo portare a casa il risultato. In questo campionato c'è fisicità, voglio vedere più determinazione".

PIAZZATI - "Non è un problema di pali, è un problema di attenzioni. Concedere così tanti calci d'angolo non va bene, tredici sono troppi. Noi abbiamo fatto anche gol così. Dovevamo essere più bravi a mantenere il risultato. Abbiamo cercato di dare maggiori sicurezze ai ragazzi, si va a cercare qualcosa per dargli una mano però non è servito. Non è la prima autorete che ci facciamo. Dobbiamo prenderci individualmente delle responsabilità che fanno la differenza".