Sono i giorni decisivi per quanto riguarda il futuro di Moise Kean: da oggi è attiva nel suo contratto la clausola da 52 milioni, cifra che permetterebbe a qualsiasi club di prelevarlo dalla Fiorentina. Spiega il Corriere Fiorentino: "Ciò non significa che una volta scaduta la clausola (dal 16 luglio chiunque volesse acquistarlo dovrebbe sedersi a trattare con la Fiorentina) la vicenda sarà definitivamente chiusa ma di certo, stando anche a quanto filtra, le possibilità di vederlo partire si avvicinerebbero (parecchio) allo zero. Anzi. Una volta superata questa curva, Daniele Pradè (ovviamente su input della proprietà) tornerebbe all’assalto di Kean e del suo agente Alessandro Lucci per cercare di cambiare il contratto. L’idea, comunque già comunicata ai diretti interessati, è quella di proporre un adeguamento (si parla di un’eventuale proposta da 3 milioni netti a stagione più bonus) in cambio della cancellazione (difficile) o della revisione verso l’alto di quei 52 milioni con i quali ogni anno, dal primo al 15 luglio, chiunque potrà portarsi via il bomber senza che i viola possano difendersi. Si vedrà.
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Da Firenze – Kean, clausola attiva per due settimane: chi è pronto a pagarla. Dopo il 16 luglio…
Di certo c’è che per le prossime due settimane il giocatore non ascolterà le offerte di rinnovo e del resto, dopo aver voluto quella clausola e dopo una stagione da 25 gol, sarebbe stato strano il contrario. L’altra certezza è che qualcuno disposto a tirar fuori quei 52 milioni c’è e, come ormai noto, si tratta degli arabi dell’Al-Qadsiah. E se è vero che Kean preferirebbe di gran lunga restare in Europa e nel calcio di un certo livello è altrettanto innegabile che una proposta da oltre 15 milioni netti all’anno non può lasciare totalmente indifferenti. Anche perché, novità delle ultime ore, starebbe per arrivare un ulteriore rilancio. Nel frattempo le orecchie resteranno tese verso l’Inghilterra visto che è la Premier, e per il momento Manchester United e Arsenal in particolare, il pericolo principale per la Fiorentina. Difficile per Moise, forse impossibile, dir no se a farsi avanti fosse una società come quelle. Per ora però, a parte qualche sondaggio e presa di informazioni, da quelle parti nessuno si è detto realmente pronto a pagare la clausola".
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