Arrivano dall’edizione odierna del Corriere dello Sport alcuni spunti sul modo di giocare della nuova Fiorentina di Raffaele Palladino: “Il tecnico viola aspetta che vengano esauditi i suoi desideri un po’ come è accaduto per...
Arrivano dall'edizione odierna del Corriere dello Sport alcuni spunti sul modo di giocare della nuova Fiorentina di Raffaele Palladino: "Il tecnico viola aspetta che vengano esauditi i suoi desideri un po' come è accaduto per Kean, attaccante espressamente richiesto dall'ex Monza, nel frattempo studia i giocatori che ha a disposizione nell'ottica di costruire una squadra molto diversa rispetto a quella guidata da Vincenzo Italiano l'anno scorso. A partire dal modulo che non corrisponderà più al 4-2-3-1 lanciato dall'ormai allenatore del Bologna, ma un 3-4-3 che parte dal presupposto di dare più peso alla fase difensiva rispetto a quanto accaduto finora. È il grande cambiamento a cui i tifosi assisteranno nel corso del prossimo campionato, con la costruzione che comunque inizierà rigorosamente dal basso.
Altro grande punto fermo del Palladino-pensiero è il possesso, che non si traduce in un giropalla sterile, pensato unicamente per depotenziare la spinta avversaria, bensì nella realizzazione di una manovra studiata ed efficace. Accompagnata da una dose sistematica di verticalizzazioni, alla ricerca del riferimento offensivo (nel caso della Fiorentina attuale, Kean). Un altro spunto di riflessione offerto dall'amichevole di domenica riguarda il lavoro degli esterni. Palladino, avendo a disposizione giocatori sostanzialmente di spinta, ha scelto di optare per le sovrapposizioni. È il caso di Kayode, impiegato come centrale di destra e quindi dietro a Dodo, quest'ultimo quarto di centrocampo. In più occasioni il classe 2004 si è appellato al proprio brio per sfruttare gli appoggi del brasiliano lungo la fascia. Stessa dinamica dall'altra parte del campo fra Biraghi e Parisi".