MCTOMINAY - "Io non chiedevo nessun profilo, ho accettato Napoli per la piazza. Non ho imposto condizioni. È inevitabile che se poi mi chiedono di rinforzare la squadra cerco di non sbagliare i calciatori. Su Scott siamo stati bravi perché non era un titolare al Manchester United ma lo conoscevo benissimo e Manna è stato molto bravo a lavorare sotto traccia per portarlo qui. Inevitabile che ci sia voglia di rivalsa da parte di tutti e sono contento di non aver sbagliato colpo con McTominay. E' un ragazzo che nello United non era protagonista, lo conoscevo bene perché ho frequentato la Premier: lui ha qualità, siamo stati bravi e fortunati perché ha accettato di venire in una situazione nella quale non si giocava in Europa e dopo un decimo posto. Poteva vedere Napoli come un declassamento, invece è venuto per essere protagonisti. E il tempo darà ragione".
KVARA - "E' stato bravo ad attaccare l'area come aveva fatto con la Roma. Anche su Lukaku, Vanja ha fatto una parata assurda. Se facciamo le cose nella giusta maniera, possiamo dare fastidio".
COPPA ITALIA - "Se giocherà chi ha giocato meno? Sicuramente... L'unica difficoltà che sto avendo, tra virgolette, è che quando vedi un gruppo di 21 calciatori che ti danno ciò che ti danno, sono dei soldati, e meriterebbero di più come spazio e minutaggio. Non facendo le coppe, non ci sono tante possibilità. Ma non significa che snobberemo la coppa, assolutamente, e sono tranquillo e sereno di poter schierare i calciatori. L'ho fatto con il Palermo e lo farò anche giovedì con obiettivo di passare il turno. Per me, è il minimo per capire i miglioramenti che stanno facendo tutti quelli della rosa".
SCUDETTO - "Oggi era la 14esima partita: vedendo un po' le altre squadre, come si sono attrezzate anche in vista degli impegni in Europa, e se dovessimo essere bravi ad entrare in Europa, dovrai rinforzare questa rosa...Lo deve sapere il presidente. Oggi abbiamo 21 giocatori di movimento e abbiamo fatto ciò che fa una squadra che fa solo campionato e coppa Italia. Ciò che posso dire, al di là di altri discorsi, è che un motivo di soddisfazione che siamo lì e che reggiamo quella pressione. Ma al di là del risultato, vedo un gruppo che cresce come collettivo. E' tangibile, è palese, che ciò che stiamo facendo è in crescita. Oggi avevo chiesto determinate cose, abbiamo lavorato per attaccare in maniera più cattiva, e oggi lo abbiamo fatto. Io non sono mai contento, loro lo sanno...".
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