PUPILLO DI PALLADINO - "Se mi dà fastidio? Non mi pesa, anzi è un motivo per dare il 110% per lui e la Fiorentina. Il mister vive per questo, ha una fame incredibile, vuole allenare e vincere. Mi ha trasformato a Monza. Facevo la mezzala, Palladino mi ha portato più vicino alla porta, mi lascia libero di tentare la giocata e mi aiuta in difesa, perché prima di tutto non dobbiamo prendere gol. Quando ha saputo di venire a Firenze, mi ha chiesto se mi facesse piacere... Gli ho detto 'mister, ha carta bianca'. Non smetterò mai di ringraziarlo".
MONZA - "Se sentivo la necessità di cambiare? Monza è casa tuttora. Ho abitato lì. Quattro anni stupendi. Ma era giusto fare il salto in più, trovare uno stimolo diverso, poter giocare le coppe. È il passo giusto".
CONFERENCE LEAGUE - "Non vedo l'ora di esordire in una partita europea. Ma capisco la situazione: in rosa siamo 25 giocatori, tutti forti...".
TECNICA - "Dove ho imparato? Sono nato col pallone: la svolta c'è stata con Mino Favini, all'Atalanta. Dagli 8 ai 16 anni facevo due ore di tecnica e la partitina. Mi piace il dribbling e il tiro col sinistro. Il tifoso viene allo stadio per divertirsi. E Palladino ci dice di puntare l'uomo".
KEAN - "Lo dicono i numeri, non io. È fortissimo. E qui ha trovato l'ambiente giusto in tutti i sensi. Grazie a lui se siamo a un punto dal Napoli? Grazie a tante cose: l'equilibrio, il modulo che funziona, soprattutto grazie alla mentalità che prevale sulla tattica. Abbiamo trovato la quadra. Cerchiamo di non prendere gol e l'occasione prima o poi arriva".
VIVERE CON IL GRUPPO - "Sta andando bene. Stanno nascendo delle amicizie. In questa settimana di vacanza sono andato a Dubai e mi sono trovato con Adli e Sottil. L'amicizia tra calciatori esiste. A Monza con Machin, Ciurria, Bettella, Pirola e Mancuso eravamo legatissimi. A Dubai sono andato con Giulia, la mia ragazza da otto anni. Ne ha uno in meno di me, è del Bresciano. Ha capito come prendermi. lo sono tranquillo, non ho tentazioni, ma non è facile stare con un calciatore. Vive la pressione della partita. Quando perdo io rosico e non rido, se va male sono arrabbiato".
GOSENS - "Il Gosens psicologo? Non ci ho ancora parlato di questo. Ma l'ansia la vivi, anche se fai quello che sognavi da bambino".
Scarica l'app gratuita di SOS Fanta per non perderti neanche un aggiornamento con le notifiche push.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.sosfanta.com/assets/uploads/202512/d5d4b3ff447eea067d98c852ea97f9a7.jpg)