SPOGLIATOIO - "L'impatto è stato molto buono. Sono molto contento di essere qui. Pavoletti? È stato molto discreto, sapendo è stato un periodo difficile della mia vita (il goal in finale dei play off)".
TRATTATIVA - "Ho fatto presente le mie intenzioni di giocare al Napoli che si è subito interessato e mi ha fatto sapere del Cagliari".
OBIETTIVO PERSONALE - "Cercare di migliorarmi, sempre. A fine anno tirerò le somme. Anzitutto la salvezza del Cagliari, poi si vedrà".
MILAN - "La parata più difficile? Credo l'uscita su Jimenez".
NUMERO DI MAGLIA - "Ho scelto il 25 perché sia io che mio fratello siamo nati in quella data".
NICOLA - "Cosa ha trovato in me? Domanda da fare al mister, non saprei. Si fida di me, mi vede come il portiere che lo può portare alla salvezza e mi fa piacere".
SANT'ELIA - "Certamente, il soprannome mi fa piacere. Cerco di essere il punto di riferimento per i miei compagni. La società stessa ha fatto subito un post divertente dopo Milano".
TIFOSI - "Giocare qui è sempre un 'casino'. Il pubblico è grande, già visto quando giocavo con Bari e Empoli. Sarà il nostro punto di forza, domenica contro il Lecce si faranno di certo sentire".
CARRIERA - "Sono felice, faccio quello che mi piace. I miei genitori mi hanno sempre insegnato a lavorare sodo. Soldi, sponsor, grandi squadre sono cose che mi interessano poco. Oggi i bimbi si avvicinano al calcio non per i soldi, ma per il piacere di giocare. Sabato ho chiamato i miei genitori e la mia ragazza: ero felice perché ero tornato a giocare".
NAPOLI - "Non posso che parlare bene del Napoli, gente fantastica. Ma avevo bisogno di giocare. Auguro al Napoli di ottenere ciò che merita".
HOBBY - "Suono il pianoforte e mi sono già interfacciato con Lapadula, mentre Gaetano mi sta facendo fare il tour di dove si mangia bene".
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