ESTERO - "Se andrei all'estero? Sì perché lo devo a me e a tutti i sacrifici che ho fatto. Non mi sentirei di mollare, sono ancora giovane. Dopo il malore ho sentito subito Eriksen, è stato molto carino e mi ha dato tanti consigli".
RITIRO - "L'idea di smettere di giocare a calcio per me è inconcepibile. La mia vita è sempre girata attorno a quello: io so chi è Edoardo con il calcio, ma senza… Ho pausa di scoprirlo, ho paura che quella versione di me non mi piaccia o non piaccia alla mia famiglia".

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