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Bonucci: “Non tornerò in Italia, negli ultimi due anni alla Juve mi dicevano che..”

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Leonardo Bonucci ha parlato a Sky Sport e in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Champions League fra Napoli e Union Berlino. Le sue parole raccolte da TMW. FUTURO – Non chiuderò la carriera in Italia, spero di finirla con la...
Andrea Agostinelli

Leonardo Bonucci ha parlato a Sky Sport e in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Champions League fra Napoli e Union Berlino. Le sue parole raccolte da TMW.

FUTURO - Non chiuderò la carriera in Italia, spero di finirla con la maglia azzurra all'Europeo. Questa dovrebbe essere la mia stagione finale per chiudere la carriera. In Italia speriamo di finire giocando con la maglia della Nazionale all'Europeo. Sono concentrato su quello che è oggi il campionato tedesco".


JUVENTUS - "Sapete tutti che mi sarebbe piaciuto finire la carriera alla Juventus, non è stato possibile e tutti sapete la motivazione. Negli ultimi due anni con la Juventus mi veniva detto che non potevo reggere certi ritmi, invece quando uno sta bene di testa ed è allenato nella maniera giusta, quando l'intensità è alta negli allenamenti, anche in partita succede di vivere 90' con una buona intensità. Non avevo dubbi che potesse fare una stagione importante. Con questo modo di giocare tutti si esaltano, sento ancora tanti di loro e sono contenti di quello che stanno facendo. Giocando una volta a settimana è più facile gestire le forze ed essere sempre pronti".

UNION - "Nessuno si aspettava di fare una striscia così negativa, all'inizio i presupposti erano diversi. La squadra è stata costruita per competere per le prime posizioni, ma c'è coesione all'interno della squadra. Domani è una du quelle partite che possono cambiare la stagione. Un po' come ha fatto il Cagliari l'altro giorno ribaltando il risultato. Speriamo sia così anche per noi".

NAPOLI - "Tornare in Italia è sempre molto emozionante. Col Napoli abbiamo giocato tante sfide-Scudetto e valevoli per i trofei nazionali, per me è molto stimolante. Sarà una grande serata, il pubblico di Napoli è sempre caloroso. Abbiamo bisogno di una grande prestazione per tornare ad essere quelli che col mister hanno stupito nel corso degli anni e sono arrivati in Champions League. Daremo tutto noi stessi per portare a casa dei punti".

KVARATSKHELIA - Noi domani sera dobbiamo giocare per noi stessi, per i nostri tifosi e per invertire questa tendenza. A settembre e ottobre non è andata come tutti volevamo e speravamo. Il Napoli è costruito per fare un grande percorso in Italia e in Europa, noi vogliamo invertire la rotta e portare a casa dei punti che possono servirci per il futuro e per qualcosa in più".

OSIMHEN - "L'assenza di Osimhen sicuramente è uno svantaggio per il Napoli, perché è uno degli attaccanti più forti della Champions League e difendere contro un giocatore così è davvero difficile per 95'. Ma l'attacco del Napoli non si riduce a Osimhen".

RASPADORI - "Per me è un fratello dopo l'Europeo, ha il futuro davanti a sé, si è sbloccato e non si ferma più".

SIMEONE - "Quando è in campo tira fuori la sua garra e bisogna fare attenzione. E poi ci sono gli attaccanti esterni che nell'uno contro uno sono fortissimi. Noi dovremo lavorare di squadra contro di loro".

SCUDETTO - "Dico che la Juventus ha grandi possibilità di vincerlo. E io sarei contento per i miei compagni e lo sarei altrettanto per la storia della Juventus. Lo Scudetto se lo giocheranno le quattro squadre che tutti citano (Inter, Juventus, Milan e Napoli, ndr)".

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