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Bonny promosso, subito Pio Esposito e Dumfries indietro: cosa va e cosa no nell’Inter

Marco Astori
Tanti spunti interessanti in casa Inter dopo la vittoria in amichevole ieri contro l’Under 23 ad Appiano Gentile. Eccoli secondo La Gazzetta dello Sport: “Cristian Chivu è stato di parola. Alla prima uscita estiva dell’Inter ha...

Tanti spunti interessanti in casa Inter dopo la vittoria in amichevole ieri contro l'Under 23 ad Appiano Gentile. Eccoli secondo La Gazzetta dello Sport: "Cristian Chivu è stato di parola. Alla prima uscita estiva dell’Inter ha tenuto fede a quel pugno di concetti espressi in sala stampa qualche giorno fa, sciorinati in giacca e cravatta e applicati in tuta: verticalità, fluidità, aggressione, velocità di pensiero e di tocchi. Visto da vicino, dagli spalti—aperti per la stampa—in un contesto senza spettatori dove ogni spiffero viene amplificato, Chivu ha insistito più volte su queste frasi: «Stiamo alti», «giocate in verticale» e «rapidi». Il manifesto di cosa vedremo è un’azione di Barella nella ripresa, portata avanti dall’azzurro dopo un uno-due nello stretto e poi proseguita a sinistra, tra Zalewski e Dimarco. Nel 7-2 di ieri mattina rifilato all’Under 23 si sono visti frammenti della vecchia Inter — il 3-5-2 di partenza o i braccetti alti — e sprazzi di nuove idee, come i due trequartisti dietro la punta schierati nella ripresa o il gran lavoro di Lautaro da rifinitore. Il Toro è già in forma campionato. Ha segnato un gran gol con uno scavino — imbeccato da Sucic—e ha infilato Bonny nello spazio in occasione dell’1-1, oltre ad aver avuto un altro paio di occasioni nitide. I due si sono scambiati spesso la posizione. Il francese ha l’indole del rifinitore e la sgambata da contropiedista. Nel primo tempo s’è preso un rigore con uno scatto di quaranta metri, un dribbling su Prestia e un altro su Re Cecconi, che alla fine l’ha steso. Promosso.

Per l’Inter in rete anche Asllani su rigore e Calhanoglu, in campo nella ripresa. Suo il destro da fuori che ha chiuso la partita. Chivu ha aperto l’amichevole all’insegna della continuità: 3-5-2 classico con Asllani in regia, Sucic mezzala destra, Mkhitaryan a sinistra e il tandem Dumfries-Carlos Augusto sulle fasce. Nella ripresa è passato al 3-4-2-1 con Zalewski e Thuram dietro Pio Esposito, in rete al primo pallone toccato. Ha impiegato un tempo per rispondere alla domanda su come mai Chivu l’abbia tenuto in rosa. In 45’ ha conquistato una manciata di falli, giocato di sponda, tenuto botta dentro l’area e segnato un gol da dentro l’area. Acerbi, il solito leader, gli ha detto un paio di volte di stare alto per tenere la squadra su. Il suo compito sarà questo. Un ottimo innesto al pari di Sucic — protagonista con un bell’assist — e di Luis Henrique, bravo a pungere con un destro da fuori. L’undici nerazzurro deve ancora strutturarsi in fase difensiva, ma lì davanti sarà una risorsa. La parola preferita di Zalewski, pronto a tornare alla vecchia vita: Chivu lo vede trequartista. Ieri ha giocato sul centro sinistra e ha fornito qualche spunto. Lo rivedremo spesso in questa posizione. Gli unici nei La difesa ha scricchiolato un po’. Darmian, schierato braccetto destro nel primo tempo, è intervenuto in ritardo in occasione del gol di Spinaccè, mentre Dumfries ha regalato il pallone a Mosconi con un retropassaggio di testa sciagurato. L’olandese s'è fatto vedere poco anche in fase offensiva, ma nessun allarme: deve soltanto entrare in condizione. Chivu sa quali parole tirar fuori".