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Karlsson, cosa c’è dietro e le ultime sul futuro. E la telefonata furiosa del suo agente…

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Chi ha rapito Jesper Karlsson? La paura di sbagliare? L’idea di rifarsi male perdendo altro tempo utile per convincere una città che lo attende da un anno e un club che per lui ha speso 12 milioni? Si interroga oggi La Gazzetta dello Sport dopo...
Alessandro Cosattini

Chi ha rapito Jesper Karlsson? La paura di sbagliare? L’idea di rifarsi male perdendo altro tempo utile per convincere una città che lo attende da un anno e un club che per lui ha speso 12 milioni? Si interroga oggi La Gazzetta dello Sport dopo l'esclusione a sorpresa dell'esterno dalla lista Champions. "Può essere tutto ma non c’è dubbio che i prossimi 4 mesi saranno fondamentali per lo svedese con la maglia numero 10: perché darsi una mossa sarà inevitabile, perché l’uscita dalla Lista Champions è una dura botta soprattutto per lui e perché sarà lui che dovrà dare tutto, anche per evitare che a gennaio il club faccia delle riflessioni importanti.

Jesper era il Grande Atteso di questa annata. Un campionato fa - vuoi per alcuni stop fisici (con ricadute), vuoi per un feeling mai sbocciato con Thiago Motta per motivi che oggi potrebbero riaffiorare attuali - il ragazzo venuto dall’AZ con un carico di talento non è mai riuscito a mostrarsi. Ed è sempre stato capace di tante cose: puntare l’uomo, vedere la porta, scompaginare gli altri, incidere. «Prima di arrivare a Bologna aveva segnato tanto e deve iniziare a fare vedere le sue qualità – ha detto Vincenzo Italiano dopo l’1-1 contro l’Empoli e una prestazione dello svedese negativa -: lui era dispiaciuto ma avrà altre possibilità». Da non fallire. Italiano lo avrebbe voluto anche alla Fiorentina: nel gennaio scorso, Thiago Motta aveva avanzato l’idea che si potesse fare uno scambio secco di sei mesi con Ikonè, che Thiago stesso aveva avuto nelle giovanili del PSG. Il Bologna disse no, Italiano si tenne Ikoné ma la felicità di trovare nel Bologna un giocatore che avrebbe voluto con sé in viola lo ha caricato a mille.


E pensare che durante il ritiro a Valles, prima di un mini ricaduta fisica, Karlsson aveva fatto vedere il proprio repertorio. Sterzate, duelli, gol. Pareva l’inizio di un nuovo percorso, poi ecco il test-Empoli andato malaccio, senza spunti né robe da Karlsson. Jesper è uno di quei giocatori che sanno di avere talento e ipotizzano di potersi accendere al momento opportuno: così, ancora, non è stato. Forse l’idea di voler incantare una città che lo attende da un anno gli ha fatto emergere la cosiddetta paura di sbagliare. Forse. Con l’AZ incantò durante una gara di Europa League contro la Lazio, il Bologna lo acquisì un’estate fa come colpaccio. Ma lui, al casello delle risposte concrete, non è mai arrivato", si legge.

Secondo il Corriere dello Sport, dopo l'esclusione il giocatore è andato su tutte le furie, ha chiamato il suo agente che si è rivolto ai dirigenti rossoblu alzando la voce. La speranza della dirigenza è che trasformi la sua rabbia attuale in energia positiva, affinché possa esprimere almeno per il momento in campionato il suo potenziale tecnico.