BARONI - "Stiamo assimilando le idee del nuovo allenatore il più in fretta possibile".
OBIETTIVI - "Dobbiamo lavorare al meglio e cercare di fare meglio dell'anno scorso, visto che non abbiamo chiuso nella maniera giusta per la piazza. Chi è rimasto lo sa e ci prendiamo la responsabilità per questo. Farlo è fare uno step in più. Il mister vuole un calcio di movimento e di possesso. Se siamo statici si facilitano gli avversari. Non mi ha chiesto niente in particolare o comunque nulla che non avessi già fatto in passato. Siamo in una fase nella quale qualcuno si deve adattare e nel calcio moderno sempre più bisogna saper ricoprire ruoli differenti, cosa che permette di crescere".
TORINO - "Sto molto bene, l'anno scorso non c'era la mia famiglia e quindi stavo molto al campo e ho avuto frequentato solo qualche ristorante, ma quest'anno arriveranno anche le mie bambine che andranno a scuola a Torino".
STEP SUCCESSIVO - "Non possiamo fare come successo alla fine dell'anno scorso, non è giusto per i tifosi ma anche per noi stessi. È come andare a scuola, prima studi e poi hai l'esame, così noi lavoriamo tanto in campo in settimana e poi in partita devi rendere. Bisogna onorare i tifosi che comprano i biglietti, il presidente che ti paga e noi stessi. E alla fine dell'anno scorso siamo andati in giro a fare figure di merda. In carriera ho scoperto che non c'è mai una verità altrimenti dopo una partita si aggiusta tutto. Per me l'unica cosa sacra è il lavoro. Adesso non è giusto parlare dell'anno scorso. Siamo partiti con entusiasmo, ma durante i ritiri va sempre tutto bene poi conta quando iniziano le partite".
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