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Baschirotto: “Vi dico perché la Cremonese. Vardy indica la strada, Nicola valore aggiunto”

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Federico Baschirotto, difensore della Cremonese, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Le sue parole dopo la vittoria contro il Genoa: “Anche il successo di San Siro col Milan, alla prima giornata, non è nato per...
Marco Astori

Federico Baschirotto, difensore della Cremonese, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport. Le sue parole dopo la vittoria contro il Genoa: "Anche il successo di San Siro col Milan, alla prima giornata, non è nato per caso. Sei hai umiltà e senso della realtà te la puoi giocare con tutti. Vincere col Genoa è stata la riprova che se possiedi un gruppo che lotta, dove tutti si aiutano e remano dalla stessa parte si può arrivare lontano".

IL SEGRETO - "Umiltà, sacrificio e dedizione al lavoro. Siamo tutti allineati e c’è una buona sinergia. E poi la via tracciata da Nicola, che noi seguiamo in tutto e per tutto".


NICOLA - "È il nostro valore aggiunto, insieme al suo staff. Ha creato una grande famiglia, dove magari si discute anche, a volte si litiga, ma ci si dice sempre le cose in faccia. La chiarezza è alla base del nostro lavoro perché trasmette fiducia. Poi si vede che ha idee perché senza quelle non vai da nessuna parte.

La Cremonese è lì perché ha un gioco e un’identità chiara che spesso riesce a imporre".

DIFESA TUTTA ITALIANA - "Un bel messaggio. Siamo complementari, ci copriamo a vicenda e cerchiamo di trasmettere tranquillità ai compagni. Se difendi bene poi riesci anche ad attaccare con profitto".

PERCHÈ LA CREMONESE - "Per le parole di Nicola, del ds Giacchetta, per il progetto che avevano in testa e il fatto che mi hanno voluto fortemente".

JUVE - "La classifica non la guardo. La Juve è una grande squadra, ma noi siamo sereni e consapevoli di ciò che serve: umiltà, rispetto ma non paura. Siamo sempre più consapevoli delle nostre potenzialità. Per questo dico, con rispetto: vincere? Sì può, perché no. È complicato certo, ma la determinazione non ci manca. Sono in una fase di transizione? Non cambia nulla. La Juve ha comunque valori importanti, giocatori di grande livello. Sulla carta sono più forti di noi, ma poi parla il campo".

ATTACCANTI - "Chi mi ha fatto più penare? Lautaro, ma anche Thuram, Kean e Vlahovic. La Serie A è piena di grandi campioni che possono risolvere le partite in ogni momento".

VARDY - "Campione in campo e soprattutto fuori. Uno che ti indica la strada con l’esempio. Quando ci siamo conosciuti gli ho detto che da ragazzo ho seguito la cavalcata del suo Leicester. Se noi abbiamo qualcosa in comune con quel Leicester? Abbiamo Vardy. Lasciamo stare i paragoni, pensiamo a noi stessi".

FUTURO - "Sono nel fiore della carriera e sono ambizioso. La Nazionale? Chi lo sa? Dipende da Gattuso e dalla mia grande voglia di inseguire quel sogno".