DIA E CASTELLANOS - "Volevamo portare pressione a uomo, quando l’abbiamo fatto abbiamo recuperato anche palla alta. Le due punte hanno fatto un ottimo lavoro. Castellanos è uscito per farlo riposare".
ZACCAGNI - "o quando parlo di giocatori emotivi voglio toccare questo tema, li vedi per come si spendono in campo, per come si dedicano all’interno della squadra. Sarei in difficoltà a fare un nome perché sono tanti i giocatori che stanno facendo bene. Zaccagni è il nostro capitano ma all’interno della squadra ho tanti capitani e questa è la cosa più importante".
PRESTAZIONE - "Voglio fare i complimenti ai ragazzi e alla squadra, vorrei che non passasse per normale il percorso che stanno facendo. Sono orgoglioso di loro, la squadra mi stimola continuamente e sono orgoglioso di allenare questo gruppo. Non abbiamo fatto niente, c’è tanta strada davanti ma so di poter contare su un gruppo che ha fame e che ha voglia di migliorarsi come del resto io e il mio staff".
OBIETTIVI - "Arrivare fino in fondo? Più che dirlo bisogna farlo, il calcio si gioca su un pallone. Ottenere qualcosa di importante o no passa tutto da qui. Non dare mai per scontato niente, il primo deve essere il giocatore a pretendere di più da se stesso. Lavoro, convinzione, crescere sempre nell’identità di squadra che è la cosa più importante".
GILA - "Sa fare gol, ha fatto una bella prestazione. È giovane sta crescendo, lasciamolo tranquillo perché ha margini di miglioramento importanti".
MERCATO - "Io con la società parlo di mercato, ne ha già parlato Fabiani. Numericamente siamo in difficoltà, soprattutto nei centrali difensivi, anche perché sono ruoli che non è facile inventarsi. So che sul mercato siamo attenti, ma non dobbiamo prendere per prendere, ma solo giocatori funzionali".
ISAKSEN - "Questo ragazzo deve crescere, lasciarsi andare, liberarsi. Oggi ha giocato molto bene. Le palle inattive sono una risorsa, lo scorso anno eravamo diciottesimi per cross, quest'anno siamo primi. Questo ti porta ad avere più palle inattive. La squadra deve crederci sempre di più, è la convinzione a essere importante".
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