MESSAGGIO - "Il ragazzo non poteva parlare, doveva essere autorizzato dal Napoli. Essendoci un Europeo non era il momento giusto per parlarne. Ieri ha parlato perché era stato tutto concordato col club. Sono abituato che chi sta con me la macchina lascia che la macchina la porti avanti io e sono abituato a metterci la faccia. Bisogna chiarire una serie di retropensieri delle persone. Ci tengo a una cosa molto importante. Ho detto che chi fosse andato via sarebbe stato un vigliacco. Di Lorenzo è rimasto con convinzione, è rimasto perché c'è un progetto vincente dove pensa di essere ancora un leader e un giocatore fondamentale".
JUVENTUS - "Sono sempre stato sincero ma per fare il mio lavoro bene devi essere molto bugiardo. La Juve è stata una delle tante società che ha fatto una telefonata per informarsi, ma forse non è stata neanche la prima. È stata enfatizzata troppo la cosa, non mi sono seduto con la Juventus per trattare. La volontà reale del giocatore o mia di andare via non c'è mai stata. Non avremmo mai lasciato Napoli da sconfitti, al massimo lo potremmo fare l'anno prossimo dopo aver fatto benissimo".
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