sosfanta nazionale Gattuso: “Scamacca ha fastidi al ginocchio ma resta qui. Buongiorno, Ricci, Cristante, Pio Esposito…”

news

Gattuso: “Scamacca ha fastidi al ginocchio ma resta qui. Buongiorno, Ricci, Cristante, Pio Esposito…”

Daniele Burigana
In vista delle due sfide contro Estonia e Israele, il nuovo CT della Nazionale Gennaro Gattuso ha parlato per la sua prima conferenza stampa. Queste le sue parole.

In vista delle due sfide contro Estonia e Israele, il nuovo CT della Nazionale Rino Gattuso ha parlato per la sua prima conferenza stampa. Queste le sue parole riportate da TMW.

GIOCATORI ITALIANI -"Siamo questi, nella prima giornata di campionato di Serie A c'erano 97 giocatori di campo ma la squadra è di valore. Certo, spero in futuro di vedere più giocatori italiani ma non siamo messi così male".

ORDINE PUBBLICO - "Io sono un uomo di pace e mi fa male al cuore vedere civili e bambini colpiti, mi fa male al cuore. Noi però facciamo un mestiere, anche la FIGC sta lavorando tantissimo per trovare soluzioni e fare una gara perfetta a Udine anche dal punto di vista della sicurezza. Il nostro dovere è fare il nostro lavoro, ma spero si arrivi a una soluzione di pace non solo in Israele. E' una cosa che colpisce al cuore e fa male al cuore".

PRESSIONE - "Noi dobbiamo pensare partita dopo partita. In cento e passa anni di storia di goleade ne abbiamo fatte poche. Dobbiamo preparare bene la partita, a partire dall'Estonia, ma non si prepara una partita pensando di dover fare la goleada. Paura di nessuno ma dobbiamo prepararla al meglio".


MODULO - "Sono tornati gli esterni, vogliamo difendere a quattro. Qualche scelta è stata fatta anche in base alla condizione fisica, qualcuno ha fatto qualcosa in meno ma l'ho voluto in gruppo perché penso sia importante".

REGISTA - "Dipende partita dopo partita, ma le convocazioni sono state fatte per mettere in campo la squadra nel modo migliore possibile. Dipende se giochiamo a due a centrocampo o a tre".

RAPPORTO - "Non ho trasmesso nulla... Li chiamo spesso, gli rompo le scatole anche adesso. Voglio ringraziare i club, ci hanno fatto sentire a casa loro. Hai poco da dire ai giocatori in quei momenti, si stanno allenando, è stato solo un ritiro. La cosa più importante è stato parlare di calcio e coi dirigenti. Il giro ancora non è finito, mancano ancora 10-12 squadre. Ringrazio Buffon e Bonucci che mi hanno accompagnato".

SCAMACCA - "Oggi ringrazio l'Atalanta per Scamacca perché hanno dimostrato coi fatti di volerci aiutare. Resta qui e lo valuteremo, ha fastidi al ginocchio ma resta qua con noi. Per me e per chi lavora con me è fondamentale questo aiuto e oggi bisogna ringraziare l'Atalanta, credo nel futuro ci sarà questo rapporto. Non voglio mettere in difficoltà giocatori e club, capisco tutti, ma qui abbiamo tutti gli strumenti per curare e controllare i giocatori. E' giusto siano qui... Per ora nessuna riunione, c'è poco da parlare. Bisogna far parlare il campo".

STATO D'ANIMO - "Carico a molla, nessuna preoccupazione. Metterò i punti se mi spaccherò la testa... Sento la responsabilità, tantissimo, ma nessuna paura. Ma sono carico a molla e alla fine tireremo le somme. Paura assolutamente no".

ESTONIA - "Senso di appartenenza, voglia di sacrificarsi. Anche a costo di dire robe scomode. Oggi la paura non può entrare dentro il nostro stato d'animo, questa è la verità. Non dobbiamo andare in panico dopo dieci minuti se siamo sullo 0-0 ma restare squadra sempre. Poi grande entusiasmo: in questo momento abbiamo bisogno di 27-28 giocatori che fanno un gruppo. La forza dell'Italia è sempre stata la squadra, il carattere e la voglia di lottare. Dobbiamo riuscire a ritrovare questo aspetto. Sull'Estonia dobbiamo aspettarci una squadra che gioca di rimessa ma è brava a costruire, è una squadra che bisogna far sbagliare quando ha la palla perché prova a costruire anche dal basso".

CHIESA - "Ho parlato con Chiesa ed è stata una scelta che abbiamo condiviso insieme, non si sentiva pronto per tornare perché voleva sentirsi al 100%. Abbiamo deciso insieme. Anche su Raspadori il minutaggio fin qui è stato basso, ma poi ci sono anche giocatori con qualità di cui noi andiamo alla ricerca. Raspadori ha in testa qualcosa di diverso".

CONVOCATI - "Non è stato difficile... Abbiamo lasciato a casa Buongiorno, Ricci, Cristante ma loro fanno parte del nostro progetto. Dopo i moduli li fanno soprattutto i riferimenti, si scelgono i calciatori funzionali a ciò che vogliamo fare. Si parla sempre di tattica ma oggi è difficile giocare in Serie A, si gioca sempre uomo contro uomo".

ESORDIENTI - "E' difficile dire se sono pronti o no, quello te lo dà l'esperienza, il vissuto. Li ho convocati perché penso che Fabbian sia molto simile a Frattesi, riempie bene l'area e ha fisicità. Le qualità di Pio sono indiscutibili e li vediamo, Leoni uguale: un giovane 2006 con grande personalità con picchi di velocità importanti. Non gli ho regalato nulla, li ho convocati perché penso abbiano delle caratteristiche ben precise".

TIFOSI - "Bisogna ringraziare tutti coloro che hanno comprato il biglietto e verranno allo stadio, abbiamo bisogno di questo. E faccio un appello alla sfida di Udine a ottobre: abbiamo bisogno della nostra gente. Un grandissimo ringraziamento alla piazza di Bergamo e al club, ci ha messo a disposizione lo stadio. Speriamo di riuscire a fare una grande prestazione".

PIOESPOSITO - "Quando vedo un giocatore c'è qualcosa che mi deve colpire. Io penso che siano giovani, ma hanno sfacciataggine e giocano già da grandi. Leoni lo scorso anno ha giocato a campo aperto con Lukaku e per me sono giocatori pronti. Forse alla nostra età non avevamo la sfacciataggine che hanno loro oggi e io quando vedo questo aspetto lo premio. Poi certo alla base c'è sempre qualità".

LAVORO - "Sicuramente siamo qui da sabato con lo staff e abbiamo smontato un po' i nostri lavori per buttare giù delle situazioni su cui lavorare. Perché poi c'è un altro aspetto importante: non si è più abituati a stare 7-8 giorni chiusi in un hotel e la cosa più importante e farli stare bene insieme, non parlare solo di tattica e calcio. Dobbiamo trovare questa tattica. Per il resto c'è poco tempo e quindi devo dire poche cose e giuste, l'importante è farsi capire in modo corretto ed essere squadra".

DIFESA A QUATTRO - "Io sono un allenatore che si deve sentire ciò che propone... Costruiamo a tre ma la linea difensiva è a quattro, altrimenti bisogna andare solo sui riferimenti e vai uomo su uomo. Giocare a cinque porta ad avere un blocco troppo basso e giocare e cinque non lo sento mio. Voglio mettere la squadra nelle migliori condizioni possibili".