sosfanta box ultimora Gattuso: “Ho chiamato 30-35 giocatori, non Acerbi! Cosa ho detto a Chiesa, Spalletti…”

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Gattuso: “Ho chiamato 30-35 giocatori, non Acerbi! Cosa ho detto a Chiesa, Spalletti…”

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Gennaro Gattuso, nuovo ct della Nazionale, si è presentato oggi in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni.
Marco Astori

Gennaro Gattuso, nuovo ct della Nazionale, si è presentato oggi in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni riprese da Tmw e Corriere dello Sport.

SCELTA - "Questo è un sogno che si avvera, spero di essere all'altezza. So che il compito non è facile ma di facile nella vita non c'è nulla. Io e io mio staff sappiamo che c'è tanto da lavorare, ma c'è la consapevolezza di poter fare un grandissimo lavoro. C'è da lavorare, da andare in giro e parlare coi giocatori per entrare nella loro testa. Sento dire da tanti anni che non c'è talento, ma io penso che i giocatori ci siano e dobbiamo solo metterli nella condizione di farli esprimere al massimo. L'obiettivo è riportare l'Italia al Mondiale, per noi e per il nostro calcio è fondamentale".


COSA FARE - "Dobbiamo ritrovare l'entusiasmo, non pensare in modo negativo. Chi viene a Coverciano deve arrivarci con entusiasmo, creare una famiglia credo sia la cosa più importante. Oltre la tecnica e la tattica dobbiamo ritrovare quel gruppo che per tanti anni ci ha contraddistinto nel mondo".

COSA HA PREVALSO - "La convinzione di avere a disposizione giocatori importanti, 4-5 giocatori di questo gruppo sono tra i primi dieci nei loro ruoli. Però ripeto: squadra, non singoli giocatori. Sono convinto che la squadra abbia dei valori e si possa raggiungere l'obiettivo. Quando Buffon e Gravina mi hanno chiamato non ho esitato un istante, credo abbiamo le doti per raggiungere l'obiettivo".

IDENTITÀ - "Quest'anno in Serie A c'era il 68% di giocatori stranieri e questo dato deve farci riflettere. A livello di settore giovanile è stato fatto un grande lavoro, ma poi dopo l'Under 19 i calciatori si perdono un po'. Quest'anno all'Hajduk giocavo con 2005, 2006, 2007... Dobbiamo dare spazio ai giovani. Stare fuori due volte dal Mondiale non è semplice, per questo motivo dobbiamo ritrovare entusiasmo perché con la paura non si va da nessuna parte".

LA RUSSA - "Spero di fargli cambiare idea. Ma posso assicurarti che nel 2005 sono stato male dopo la finale, volevo lasciare il Milan. Spero di fargli cambiare idea e di raggiungere l'obiettivo".

CHE GATTUSO VEDREMO - "La figura da calciatore è difficile da cancellare. Tutti pensano a un Gattuso tutto cuore e grinta, ma oggi un Gattuso nella mia squadra non lo metterei per come voglio giocare. Questa è la verità. Bisogna analizzare bene: con cuore e grinta non si sta undici-dodici anni ad allenare. Mi piace aggiornarmi, parlare di calcio. Negli ultimi anni il calcio è cambiato, ogni calciatore ha una testa e non tutti sono uguali. Oggi i calciatori sono più professionisti, ma fanno un po' più fatica a fare gruppo".

STAFF - "Ho Bonucci nel mio staff e poi altri cinque componenti che lavorano da anni con me. Prandelli, Zambrotta e Perrotta ci daranno una mano insieme a Viscidi. Io col Napoli ho perso una Champions con 77 punti, col Milan non ci sono andato per un punto. Con l'Hajduk dopo 19 anni ci siamo giocati il campionato con una squadra imbottita di giovani. Dipende poi come vengono scritte le cose: poi solo una squadra vince il campionato, solo una vince. Poi però bisogna vedere il lavoro e come ha lavorato, se ha fatto crescere i giovani e la squadra".

CT - "La quotidianità sarà diversa. Spero di non stressare i colleghi della Serie A e chi lavora all'estero, l'obiettivo è vedere un paio di giorni di allenamento, parlare coi giocatori e vedere le partite. Sarà questa la vita, treni, aerei, vedere i giocatori e fare le scelte migliori..."

LIPPI - "Cosa ha detto non posso dirlo.. Mi ha detto sei CT, capite dove voglio arrivare... (ca*** tuoi, ndr). Io spero di fare ciò che ha fatto Marcello: non dico alzare la Coppa al cielo, ma creare quell'alchimia nello spogliatoio. Spero di ricreare quel senso di appartenenza, voglio vedere giocatori che arrivano a Coverciano col sorriso, che stanno bene. Devo riuscire a interagire coi giocatori in maniera corretta, i tempi sono cambiati e bisogna essere bravi a entrare nella loro testa, nel modo giusto. Non pensare che loro devono cambiare, siamo noi a dovergli andare incontro".

MESSAGGI - "Tanti messaggi. Sicuramente sentire i miei genitori emozionarsi per l'opportunità che mi ha dato la Federazione è stato un bel momento, di gioia. Poi tanti altri messaggi ma sentire papà e mamma emozionarsi ancora è stato bello".

CHI DICE NO - "Bisogna capire perché si rifiuta la Nazionale. Ho chiesto a Gigi e al presidente di far venire a Coverciano anche chi ha qualche problemino, abbiamo tutto per gestire i giocatori, vogliamo essere credibili e non creare precedenti. Chi è convocato viene da noi e se non riusciamo a farlo guarire torna al club. Bisogna stare insieme e non creare precedenti. Ai giocatori dirò di essere una famiglia e dirsi le cose in faccia".

CHIESA - "In questi giorni ho chiamato 30-35 giocatori, ho parlato anche con Chiesa o con giocatori che sono stati fuori. Poi parla il campo, ma a Chiesa ho detto che deve trovare squadra e giocare. La maglia azzurra porta pressione, abbiamo vinto quattro mondiali e stare due volte fuori è un peso per tutti noi. Dobbiamo essere bravi a reagire. Ho visto la partita con la Norvegia, loro a livello fisico andavano tre o quattro volte più forti di noi".

SPALLETTI - "Ho sentito Spalletti e lo stimo tantissimo, ha una professionalità incredibile e ha fatto un lavoro importante. Vedremo, non si possono fare troppi cambiamenti, ma dobbiamo capire cosa fare nell'arco dei 90-95 minuti".

LAVORO - "I giocatori devono andare a 100 all'ora. Poi in allenamento bisogna andare e pedalare, la squadra deve lavorare con serietà e impegno. Non ha importanza quello che succede fuori dal campo, non posso fare il poliziotto cattivo o il sergente di ferro. Ha detto bene Mourinho, non faccio magie. Posso promettere solo tanto lavoro, i giorni sono pochi e dovremo fare meno danni possibili, ripeto: vogliamo fare meno danni possibili".

ACERBI - "Nei 35 che ho chiamato non c'era Acerbi. Grande valore, non ho nulla contro di lui, lo stimo e lo rispetto ma no, non l'ho chiamato. Ho chiamato giocatori più giovani".