L’Italia vince 5-4 al termine di una partita incredibile contro Israele: queste le parole di Rino Gattuso alla Rai, a Sky e in conferenza.
L’Italia vince 5-4 al termine di una partita incredibile contro Israele. Queste le parole di Rino Gattuso alla Rai, a Sky e in conferenza, riportate da TMW: “Oggi c’era da morire. I nostri avversari ci hanno sorpreso un po', venivano sui riferimenti uomo su uomo. Oggi la gamba non è stata brillantissima, ma ci sta: alla seconda partita è sempre così, però c'è da migliorare. Siamo dei pazzi, abbiamo preso dei gol assurdi ma ci teniamo la vittoria. Siamo troppo fragili, concediamo gol troppo facilmente: i ragazzi lo sanno, ma il problema è mio e non loro. Per giocare di reparto, dobbiamo migliorare in qualcosa. Bisogna dare merito alla squadra perché abbiamo avuto la forza di reagire ad ogni schiaffone che abbiamo preso, ma non si possono concedere gol facili come accaduto oggi. Io e il mio staff dobbiamo migliorare il più presto possibile, non critico i miei giocatori. Anche non essendo una grandissima giornata, c'è stata voglia di reagire e questa è la cosa più importante. Un po' di esperienza in più e qualche accorgimento sarebbe servito, ora però godiamoci questo successo perché sono stati otto giorni incredibili. Ringrazierò la squadra negli spogliatoi, ma per fare qualcosa di importante dobbiamo crescere”.
GARA - “È la partita più folle da quando alleno. Siamo stati folli ad andare in pressione sul 4-2, ma è un mio problema. Godiamocela e facciamo i complimenti ai ragazzi per questi 7-8 giorni di lavoro, poi sicuramente ci sono aspetti da migliorare”.
SQUADRA VIVA - “Mi prendo una squadra viva. La squadra non si è buttata giù dopo il gol subito e ha fatto quello che doveva. Loro ci hanno sorpresi, venivano uomo su uomo. Noi non possiamo mancare di solidità, ma è un qualcosa che devo sistemare io. Questi giocatori vanno sui riferimenti e noi vogliamo provare a fare cose diverse. È stata una partita davvero folle, ma ci abbiamo messo il cuore”.
TONALI - “Versione Gattuso? Sandro è un giocatore tecnicamente molto più bravo di me. Io avevo sicuramente meno qualità, ma tatticamente ero un pelino meglio perché riuscivo a tagliare meglio il campo. Sandro è un giocatore importante come tutti gli altri, da Locatelli a Barella fino a Rovella”.