SosFanta
I migliori video scelti dal nostro canale

sosfanta nazionale Gattuso: “Chiediamo scusa, grande delusione! Qualcuno di voi sa bene la storia Chiesa e sarei ipocrita se…”

news formazioni

Gattuso: “Chiediamo scusa, grande delusione! Qualcuno di voi sa bene la storia Chiesa e sarei ipocrita se…”

Gattuso: “Chiediamo scusa, grande delusione! Qualcuno di voi sa bene la storia Chiesa e sarei ipocrita se…” - immagine 1
Alla Rai, Sky e in conferenza stampa, Rino Gattuso commenta il ko dell'Italia contro la Norvegia: queste le sue parole.
Alessandro Cosattini

Alla Rai, Sky e in conferenza stampa, Rino Gattuso commenta il ko dell'Italia contro la Norvegia. Queste le sue parole, riportate da TMW: "Innanzitutto bisogna chiedere scusa ai nostri tifosi, 4-1 risultato pesante dopo un primo tempo molto buono da squadra vera. Secondo tempo al di sotto, è la delusione più grande, ci lecchiamo le ferite, complimenti a loro e ci scusiamo per il 4-1".

DA DOVE SI RIPARTE - "Si riparte dal primo tempo fatto, con cose importanti, nel secondo abbiamo fatto tantissima fatica. Siamo mancati sulle distanze, nel primo eravamo più compatti, gli abbiamo dato campo mentre nel primo non ne avevano. La partita è stata questa".


PLAYOFF - "Ci portiamo la partita del primo tempo, da squadra, compatti e con posizioni giuste. Dobbiamo migliorare, la gara è cambiata quando hanno fatto subito il primo tiro nella ripresa, ci siamo impauriti e dobbiamo migliorare”.

DUE GARE IN UNA - "Ci sono state due partite, una nel primo e una nel secondo. Nel primo abbiamo fatto una buonissima partita senza dare campo a loro. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Nel secondo tempo abbiamo fatto una fatica pazzesca. C'è delusione, i ragazzi si meritavano una bella serata. Abbiamo sbagliato tutto, anche palle in uscita, ci hanno fatto del male, questa è la verità".

VERSO MARZO - "Nel primo tempo siamo stati compatti, andavano su palle lunghe e abbiamo fatto bene. Nel secondo tempo è uscita la nostra fragilità, le partite non durano 45' ma 95'. Sono venuti fuori tutti i difetti, quando subiamo un po' andiamo in affanno. Haaland nel primo tempo non l'ha strusciata, poi quando abbiamo avuto timore, non paura, vengono fuori situazioni così. Ci mettiamo la faccia e ci assumiamo le responsabilità, a marzo ci vogliono 90' come abbiamo fatto nel primo tempo".

ANALISI DEL MATCH - "Il tempo è poco, dobbiamo lavorare sulle nostre fragilità. Troppo facile parlare di chi mancava, chi era in campo ha dato tutto. Normale che è uscita fuori una partita che ci aspettavamo, sapevamo che alla Norvegia non puoi dare campo, se dai profondità ti mettono in difficoltà ed è successo. Troveremo una soluzione, abbiamo voglia di andare al Mondiale, dopo stasera c'è tanta delusione, chiediamo scusa. Perdere 4-1 a San Siro non è mai bello, speriamo di migliorare".

RIMONTA - "Secondo me non è una questione fisica, nella ripresa gli abbiamo lasciato troppo campo. Dopo 30 secondi della ripresa gli abbiamo lasciato campo e hanno creato una occasione, poi a campo aperto hanno cominciato a giocare. Cominci a correre e a giocare in maniera diversa, siamo andati a giocare sul fondamentale dove loro sono fenomenali e ci hanno fatto del male. Non è una questione fisica".

COSA NON È ADNATO - "Ma anche la costruzione dal basso, è stata completamente diversa. Frattesi non si allargava più. Abbiamo sbagliato questi aspetti qui, il rammarico più grande è questo. Chiediamo scusa, oggi c'è da chiedere scusa ai tifosi. Ci assumiamo le responsabilità. Quella di oggi per me era una partita molto importante, giocavamo contro una squadra forte e ci poteva dare la mentalità per fare uno step in più. Abbiamo fallito, dopo la prima difficoltà non possiamo rischiare figuracce come fatto oggi".

CROLLO - "Preoccupa, sarei ipocrita a dire il contrario. Ora ci rivediamo tra tre mesi... Però è di facile lettura, oggi abbiamo preso una lezione troppo grande. Una partita come quella di oggi non la puoi perdere 4-1, quando cominci ad alzare l'asticella hai giocatori contro che la possono ribaltare in cinque minuti. Il terzo gol è quello che mi fa arrabbiare di più, ma dobbiamo guardare avanti. Non possiamo pensare che una squadra non ci può mai tirare in porta: noi dobbiamo reagire bene, non come fatto oggi".

VEDERSI PRIMA DI MARZO? - "Le finestre sono quelle, sappiamo tutte quali possono essere. Le uniche due date a disposizione sono a febbraio, o 2-3 o 9-10. Ma secondo me due date non ce le daranno mai".

GRUPPO - "Credetemi che c'è. Io preferivo ci prendessero a pallonate, la rabbia più grande è quella. Al termine del primo tempo ero molto soddisfatto per come la squadra ha tenuto il campo, per come il pubblico ha spinto. C'è la consapevolezza che la gente vuole bene a questa squadra, ma le chiacchiere non bastano più. E' stata una serata che non meritava nessuno, specialmente chi è venuto qui a vederci. Speriamo di riuscire a dare una gioia a tutti i nostri tifosi".

NO BRACCINO - "Non dobbiamo avere il braccino, alla prima occasione perdiamo tranquillità nelle giocate. Dobbiamo migliorare questo. In questo momento abbiamo addosso tanta pesantezza, non ci siamo qualificati al Mondiale nelle ultime due circostanze e questo non possiamo sottovalutarlo. Ma non dobbiamo buttarci già alla prima difficoltà, serve più fiducia nei nostri mezzi e non limitarci al compitino quando sbagliamo qualcosa".

NORVEGIA - "Complimenti innanzitutto per la qualificazione alla Coppa del Mondo. E' una squadra fisica, che quando viene pressata va a giocare sulle seconde palle e sulla fisicità. E' una squadra con sette giocatori più alti di 190 centimetri e ha un giocatore che riesce a non toccare un pallone per 50-60 minuti ma poi ne tocca uno e butta giù le porte. Non è bellissima da vedere, ma ti mette sempre in difficoltà. Ha grande fisicità e velocità".

SITUAZIONE - "Io mi devo assumere le responsabilità, sono il CT. Le scuse sono il minimo dopo che hai preso quattro gol a San Siro. Oggi preferivo prendere una lezione di calcio, me ne sarei fatto una ragione. Ecco perché continuo a credere che se miglioriamo ciò che è mancato nel secondo tempo possiamo giocarcela. Questi errori succedono, è normale che quando succede in Nazionale avendo pochissimo tempo ti rimane dentro, c'è poco tempo per migliorare. Brucia per questo motivo qua, se non migliori questo aspetto alla prima difficoltà viene fuori ciò che abbiamo visto oggi".

LEADER - "Ne manca uno? Non basta avere un leader, in questo momento per noi è importante riuscire a rimanere compatti. Ciò che mi fa più rabbia è che nella ripresa già la costruzione non era più fluida, già dalla prima. Non è una questione di leader, ma di braccino. Si ha paura di sbagliare, ma non possiamo giocare col freno a mano tirato".

CHIESA - "Su Chiesa ne ho parlato già abbastanza, qualcuno di voi sa bene la storia di Chiesa. So che è un giocatore importante, so che ha caratteristiche importanti. In questo momento sono discorsi, il ragazzo si deve sentire a suo agio. Io e lui sappiamo cosa ci diciamo quando ci sentiamo. Ci sentiremo ancora e vedremo cosa verrà fuori".