DIFESA A QUATTRO - "La qualità di una squadra è importante. Come allenatore voglio sempre nascondere le difficoltà della mia squadra, nasconderle al massimo. Gli altri allenatori devono scoprire le nostre difficoltà. È troppo facile dire che oggi abbiamo fatto bene a quattro e dobbiamo giocare a quattro sempre. Bisogna pensare al puzzle".
ZANIOLO - "Questa partita non può essere un riferimento, perché abbiamo giocato in 11 contro 10. Ovviamente lui è importante, ha profondità, ha transizione difensiva, pressa, salta l’uomo. Però mi rifiuto di dire che questa è una partita straordinaria, perché abbiamo giocato con un uomo in più per 70 minuti, non è una partita".
CESSIONE ZANIOLO - "Il direttore non è mai venuto da me a dirmi: 'esiste questa possibilità'. Mai. Si leggono tante cose, specie d'estate. Sapevo che era un giocatore importante per noi, con qualità diverse rispetto agli altri. È l'unico con questo potenziale fisico. Sì, ho avuto un po' di paura. Non tanta perché il direttore non mi ha mai detto che c'erano delle possibilità".
BELOTTI - "Dobbiamo migliorare anche in fase di costruzione. Abbiamo questa difficoltà, io provo a nasconderla. Davanti abbiamo giocatori super talentuosi, dobbiamo diventare più cattivi. Serve cattiveria per metterla dentro. Anche il Gallo sembra essere preso da questa malattia, oggi l’ho visto fare 4-5 tacchi. Questo non è lui. Lui deve segnare, col ginocchio, con il culo, con la testa. Ha il virus del calcio fantasista. Deve fare gol. È una mia scommessa? No, del club. Ci ha aiutato oggi. Abbiamo tre attaccanti, abbiamo più soluzioni".
PELLEGRINI - "Oggi ha speso tanto? Sempre. Cosa mi ha detto quando l'ho sostituito? Se voleva venire dentro per iniziare il recupero più veloce, lui mi ha detto che voleva rimanere a vedere la partita".
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