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Mourinho: “Non mi avete chiesto di Vina, ma ci sarà! Pellegrini, cazzata dell’arbitro”

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A Roma è vigilia di derby. Così José Mourinho ha parlato in conferenza stampa oggi verso il match contro la Lazio in programma domani: “I numeri solo voi li conoscete, io non li conosco. Anche i numeri sulle mille panchine le conoscevo...
Alessandro Cosattini

A Roma è vigilia di derby. Così José Mourinho ha parlato in conferenza stampa oggi verso il match contro la Lazio in programma domani: "I numeri solo voi li conoscete, io non li conosco. Anche i numeri sulle mille panchine le conoscevo grazie alla stampa. Sono tutte partite belle da giocare, che preoccupano un allenatore. Perché non bisogna motivare, non bisogna stare attenti con i giocatori più o meno concentrati. Sono belle da giocare e da preparare. Non esistono questo tipo di problemi. Quando c’è il derby, la gente pensa al 100% al match, è una bella partita da giocare e da preparare. Dalla mia squadra mi aspetto che giochi per vincere, sappiamo che non possiamo farlo sempre perché c’è una squadra domani che ha le stesse ambizioni di noi, però voglio lo stesso atteggiamento e se non dovessimo vincere vorrei uscire dal campo con la sensazione che abbiamo dato tutto", riporta Vocegiallorossa.

SFIDA - "È una sfida indubbiamente diversa, ho parlato con il direttore e la proprietà e sappiamo cosa vogliamo fare. Ho avuto già altre squadre con qualche dubbio e qua alla Roma dubbi non ce ne sono e non è la sfida più difficile così".


MOTTO - "No, rispetto Zeman e Garcia e le loro frasi, ma non commento le loro parole sul derby. Penso che sia più importante giocare, quello che si dice prima della partita… le parole se le porta via il vento. Perché dire questo o fare quest’altro? Questo è quello che mi dice l’esperienza, domani è il giorno della verità. Oggi sono qui per rispetto vostro, per la gente che vi legge, però le parole sono parole di circostanza, si decide tutto domani in campo".

PELLEGRINI - "Sarebbe facile parlare di lui in queste circostanze, questa partita si è iniziata a giocare al 90’ della partita contro l’Udinese perché avere Pellegrini è una cosa, non averlo è un altro. Hai toccato diversi punti e possiamo analizzare tutto ciò che rappresenta per noi, dal punto di vista tecnico e dal punto di vista della leadership e dell’essere il nostro capitano. Pellegrini non c’è e penso che la tua domanda voglia arrivare a un’indicazione di formazione, però non vi dico niente, non commento niente perché non dirò come vorrò giocare".

DERBY - "In questi giorni ho visto come i tifosi siano stati vicino alla squadra dopo la sconfitta di domenica scorsa, l’empatia c’è ma talvolta è artificiale perché va via con un risultato negativo. Abbiamo perso a Verona, giocando male, ma prima di Roma-Udinese per tutta la strada verso lo stadio, i tifosi ci hanno incitato così come durante il match e l’empatia si sente. I tifosi si meritano tutto da noi e i ragazzi si meritano tutto dai tifosi, i ragazzi danno tutto in campo sia che giochino bene o che giochino male. Al 100% i tifosi vedranno una squadra che se la giocherà con professionalità e passione".

LITIGARE DI MENO - "Dammi un motivo per farlo. L'unico motivo in cui ero in procinto di farlo, è stato per l'espulsione di Pellegrini. Ma cosa avrei ottenuto? Mi avrebbe allontanato anche a me (riferimento all'arbitro Rapuano, ndr) e domani non sarei stato in panchina. Sono stato più lucido e freddo, però non è che devo andare a cercare di litigare con la gente. Io rispetto la gente, Rapuano ha fatto una cazzata perché è giovane, migliorerà".

RISERVE - "Non vado a litigare con te (ride, ndr), se faccio giocare 20 giocatori, poi un giorno cambio e un altro cambio, la domanda sarebbe la stessa? Non è che mi chiederesti perché cambio tanto? C'è sempre questo, alcune persone vanno verso una stabilità, dove non c'è ancora stanchezza o limiti fisici, si punta alla stabilità, poi magari arriverà il momento per fare turnover. La mia è un'opzione ovvia, punto alla stabilità. Gente che non sta giocando è molto molto giovane e ha bisogno di tempo e non è preparatissima per entrare diretta nella squadra, ha bisogno di più stabilità. È un processo normale".

VINA - "Non mi avete chiesto di Vina, io penso che ci sarà".