CLIMA - "Ho dovuto già cambiare telefono 3 volte, perché non so come lo trovate. Scherzi a parte è fantastico, incredibile per qualcuno che ha lavorato già in Italia, quando non sei qui ti manca. C'è un lavoro da fare internamente e noi dobbiamo concentrarci sul nostro lavoro. Tutti noi all'interno di Trigoria dobbiamo pensare che abbiamo un lavoro da fare".
DNA - "La prima cosa che farò è conoscere il gruppo. Non siamo ancora consapevoli di tutto. Ci sono principi fondamentali, non negoziabili. Oggi è il primo giorno di allenamento. Il mio modo di lavorare è semplice: tutto quello che non si fa al 100% non va bene. Dal momento che sono arrivato è stata una quarantena che mi ha permesso di stare al centro di allenamento e ho visto una gioia incredibile di dare le migliori condizioni di lavoro possibile".
MERCATO - "Non ho parlato con nessuno. Assolutamente nessuno. Parlo con Tiago, la proprietà, però coi giocatori non ho parlato con nessuno".
NUOVA ESPERIENZA - "In questo senso la sfida, la prossima è sempre la più importante. Sul calcio italiano, magari stiamo parlando dei campioni d'Europa, come minimo finalisti e se non sbaglio sono tutti giocatori che giocano o la maggioranza. Un campionato che visto dall'estero se non è quello principale, tutti noi dobbiamo fare di più. Io lavoro per la Roma e solo quella mi interessa, in modo indiretto lavoro per il calcio italiano".
FUTURO DZEKO - "Se sarà il capitano? Non ti devo dire quello che faccio all'interno del club. Se entriamo in questa dinamica, scusa però, sarò antipatico, ma la questione capitano è una di quelle che società e giocatori devono sapere prima di voi giornalisti", risponde abbastanza arrabbiato.
CRISTANTE - "Siamo felici di Cristante e Spinazzola, la Nazionale sta facendo molto molto bene. Questi giocatori possono tornare al club come campioni d'Europa, è un grande orgoglio. Loro sono i miei giocatori. Cristante dimostra che è una Nazionale piena di giocatori di talento, si gioca in 11, Mancini non può fare miracoli. Ma Mancini ha grande rispetto di Cristante, in ogni momento di difficoltà mette Cristante. Ha una personalità di squadra fantastica, lo aspetto a braccia aperte".
SPINAZZOLA - "Incredibile nella sua gioia di vivere, è stato sfortunato. Sembra non gli sia successo nulla, è positivo. È dura per tutti, non lo avremo per tanto tempo. Soluzione? Abbiamo Calafiori che deve lavorare tanto, ma abbiamo fiducia in lui come giocatore della prima squadra. Scusi direttore, ma abbiamo bisogno di un terzino sinistro".
CHE MOURINHO TORNA IN ITALIA - "Sono l'allenatore della Roma. C'è tanto da fare qui, il mio ruolo sarà per 24h al giorno e voglio semplicemente essere l'allenatore della Roma. Se possiamo dare qualcosa di più al calcio italiano, fantastico. Farò di tutto per difendere i miei. Per cercare io dei problemi, ovviamente no. Vogliamo divertirci".
OSSESSIONE VITTORIA - "Sono una vittima di quello che ho fatto, del modo in cui la gente mi guarda. Nel Manchester United ho vinto 3 titoli ed è stato un disastro, nel Tottenham ho fatto finale che non mi hanno fatto disputare ed è stato un disastro. Quello che per gli altri è una cosa importante, per me è un disastro. Abbiamo in mente di vincere la prima partita ufficiale, finita la prima penseremo alla seconda. La prima sarà la Conference League e vogliamo vincerla. Questa società deve migliorare ogni giorno. Posso dire che le strutture di Trigoria sono diverse dal giorno di quando sono arrivato. La gente lavora 24h per migliorarla. Per la struttura umana i calciatori hanno fatto tanto lavoro prima che arrivassi e continueremo a partire da oggi. Ogni giorno dobbiamo migliorare come squadre".
ROMA DI MOU - "Voglio la Roma dei romanisti, non la Roma di Mourinho. Sono uno in più. Se vuoi parlare della Juve di Allegri o del Napoli di Spalletti può farlo, ma la Roma di Mourinho non mi piace.
SCUDETTO - "C'è una cosa da cui non possiamo scappare: abbiamo finito il campionato a 29 punti dallo scudetto. Non possiamo scappare da questa realtà, però prima di tutto vogliamo capire il perché. Siamo parlando di tempo, una parola con cui tutti noi conviviamo, è stata una parola chiave quando ci siamo incontrati la prima volta con la proprietà, però se possiamo accelerare questo processo meglio".
TITOLI - "Parliamo di tempo, di progetto di lavoro. I titoli non sono una parola, potrebbe essere una promessa troppo facile. Tu parli di titoli, noi parliamo di tempo, di migliorare, i titoli arriveranno. La proprietà non vuole un successo isolato, vuole arrivare lì e rimanere lì. Un successo isolato è facile se vinci e poi non hai soldi per pagare gli stipendi. Noi vogliamo essere sostenibili, lavorare e arriveranno successi".
ZANIOLO - "Zaniolo è un ragazzo fantastico. Sappiamo quello che è successo dal punto di vista degli infortuni e poi dentro la dinamica del gioco della squadra dobbiamo trovare il suo habitat naturale, dove può esprimersi al meglio. Importante è che il calciatore sia felice di esprimersi al meglio".
MODULO - "Abbiamo un'idea che deve essere lavorata ogni giorno. Dobbiamo capire come far esprimere i giocatori al massimo, metterli dove loro si sentono a proprio agio, non un modo dove a loro non piace. Questo è far esprimere la squadra al meglio. Hai ragione quando dici che il calcio si è rivoluzionato tanto. Durante la partita, oggi devi avere la potenzialità di cambiare. Tu giochi in un modo quando hai la palla e cambiare sistema tattica quando non sei in possesso".
CONTE - "Conte paragonato a me? Ci sono allenatori che nelle storie dei club che tu non puoi paragonare. Qui non puoi paragonare Capello o Liedholm, quando parli dell'Inter non puoi paragonare me o Herrera con altri".
RONALDO - "Ronaldo non si deve preoccupare di me perché non sono un difensore centrale. Sono troppo vecchio e scarso per giocare contro di lui".
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