FUTURO - "Tutti i giocatori della Juventus si giocano il loro futuro in ogni allenamento e in ogni partita. C'è una coda lunghissima di giocatori che vogliono venire alla Juve, è normale sentirsi giudicato ed è normale sentire la pressione di giocare con questa maglia addosso: io ho sempre detto che do tutto per vincere, per la squadra, per i compagni e per i tifosi. Mi sento molto bene alla Juve, poi non dovete chiedere a me, però sono contento di essere qui, arrivare ogni giorno alla Continassa. I miei figli mi chiedono di mettere l'inno della Juve: sono felice, ma sarò ancora più felice se a fine anno porteremo a casa una coppa".
ASSIST - "Mi piacciono? Sì, per il modo che ha la Juve di giocare hai degli schemi in cui giochi per il centravanti o ti devi adattare alla squadra. Io non penso di dover solo segnare, ma anche tornare spesso in difesa, dare la mano, aiutare a far uscire la palla. Qualsiasi attaccante che segna 40-50 gol a stagione e non vince niente farebbe a cambio con uno che ne segna 15 e vince. Mi piacerebbe fare 60 gol, ma mi piace di più vincere e aiutare i miei compagni. Quando sei un attaccante e ti piace fare gol, è bello ricevere un cioccolatino. E per questo è bello anche condividere".
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