NAPOLI - “A Napoli ho vissuto due anni incredibili e stavo bene. Se non mi avessero cercato Berlusconi e Galliani, sarei rimasto perché De Laurentiis, Giuntoli e Spalletti volevano che restassi. Quando ti chiamano Berlusconi e Galliani, non si può dire di no”.
CONDIZIONE - “La prima parte del ritiro con il Napoli è andata molto bene, la seconda un po’ meno perché avevo nella testa... il Monza e questa scelta mi ha condizionato. Con il mio fisico, due anni nei quali non ho avuto continuità di impiego mi hanno fatto perdere il ritmo gara e in questi primi match da titolare con la mia nuova squadra non sono stato al top. Purtroppo ho bisogno di qualche altro allenamento e di qualche altra partita… Uno con la mia stazza necessita di più tempo per entrare in forma, ma questo lo sapevo e non mi scoraggio. Lavoro per essere al meglio il più in fretta possibile. Sono venuto al Monza per rimettermi in gioco e, a 27 anni, per scendere in campo con più continuità rispetto a quello che succedeva al Napoli. Sono felice della mia scelta”.
OBIETTIVO - “Non dico un numero di gol perché conta più il risultato della squadra. Nel 2017-18 con l’Atalanta ho fatto 4 reti e siamo arrivati quarti. Pensate che non fossi contento? Pur di salvarmi con il Monza, sarei felice anche se segnassi una sola volta. 16 gol alla Spal? Credo che il miglior Petagna non si sia mai visto. Spero di farlo vedere al Monza”.
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