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Miranda, opportunità e certezza: i numeri e la differenza con Vidic

Redazione

“Non vi sono certezze, solo opportunità” – recitava Hugo Weaving in V per Vendetta. Non siamo d’accordo, però, se questa frase viene usata per riferirsi a Miranda. Il nuovo difensore nerazzurro, infatti, riesce a essere entrambe le cose...

“Non vi sono certezze, solo opportunità” – recitava Hugo Weaving in V per Vendetta. Non siamo d’accordo, però, se questa frase viene usata per riferirsi a Miranda. Il nuovo difensore nerazzurro, infatti, riesce a essere entrambe le cose al fantacalcio. Oltre all’ottima carriera, con il punto più alto nella finale di Champions sfiorata contro il Real appena un anno fa, non prende troppi gialli (79 su 342 in carriera, uno ogni 4,3 partite) e solamente 6 cartellini rossi.

Nell’ultima stagione, sarà per l'avanzare dell'età, è stato costretto più volte della media a ricorrere al cartellino giallo: 10 in 36 presenze. Ha segnato però 3 gol, Simeone prepara bene gli schemi da corner. Sì è dimostrato costante nel rendimento e sempre a disposizione, tranne che per il periodo fra dicembre e gennaio, quando ha dovuto saltare 9 partite per un infortunio al Tendine D’Achille. Non abbiamo ancora avuto modo di vederlo all’opera nell’Inter di Mancini, perché ha disputato la Coppa America con il Brasile, da titolare. Ma sarà titolare, non ci sono dubbi. Sarà in coppia molto probabilmente con Murillo, possono formare una buona difesa.

Insomma, Miranda è uno che non ha bisogno di troppe presentazioni: non può essere scommessa, ma una certezza. Anche se alcuni temono un Vidic-bis, bisogna comunque ricordare che il serbo nella seconda parte di stagione ha fatto bene, anche se male nella prima. E, a differenza di Miranda, aveva dato segnali di cedimento già allo United. Hanno anche tre anni di differenza, il serbo è un '81 e il brasiliano un '84, ancora titolare in nazionale. Miranda è più sicuro, ma non è al livello dei top in difesa come Bonucci e Glik. Non spendeteci troppo, ma può essere una certezza e un'opportunità.

Vittorio Battini