L’infortunio proprio sul più bello. “Ho dovuto cliccare stop. L’infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio destro mi ha fermato nel momento più bello: indossando la maglia dell’Italia, tra l’altro come primo giocatore...
L’infortunio proprio sul più bello. “Ho dovuto cliccare stop. L’infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio destro mi ha fermato nel momento più bello: indossando la maglia dell’Italia, tra l’altro come primo giocatore della storia della Salernitana, avevo realizzato il sogno più grande. Era novembre, sono stato operato, ma adesso eccomi qui. Sono pronto a cliccare play e a ripartire: per aiutare la mia squadra a salvarsi e chissà, magari anche a tornare nel gruppo di Mancini”. A parlare è Pasquale Mazzocchi, esterno della Salernitana ora allenata da Paulo Sousa. Ecco le sue dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport:
DA FUORI - “Molto dura. Tre mesi sono lunghi. Non ha idea del nervoso nel guardare i compagni e non poterli aiutare. Ma adesso il calvario è finito. Sono contento, entusiasta, determinato”.
SENSAZIONI - “Mi sento già bene, non indietro rispetto agli altri. I dati sono positivi e le percezioni personali anche. Mentalmente non mollo mai: ero infortunato dal punto di vista fisico, ma per tutto il resto ragionavo come se dovessi scendere in campo in ogni partita. E giorno dopo giorno aumentavo il tempo da dedicare alle terapie e all’allenamento per rientrare prima possibile”.
NICOLA - “Purtroppo nel calcio succedono queste cose. Quando va via un allenatore non fa piacere a nessuno. Nicola ci ha dato tanto sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista umano. Ci ha insegnato molte cose. La società è chiamata a volte a fare scelte dolorose, ma quando c’è un esonero il fallimento è di tutti. La società, comunque, è sempre presente. Il presidente Iervolino ci sta vicino, non dobbiamo far altro che seguirlo”.