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Marotta: “Incazzati, non depressi. Inzaghi resta, Lukaku e Hakimi volevano andare via”

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L’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta ha parlato all’evento Il Foglio a San Siro della corsa scudetto e non soltanto. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da FCInter1908.it: “Bugia bianca o verità? Da uomo di sport...
Alessandro Cosattini

L'amministratore delegato dell'Inter Beppe Marotta ha parlato all’evento Il Foglio a San Siro della corsa scudetto e non soltanto. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da FCInter1908.it: “Bugia bianca o verità? Da uomo di sport sorrido, abbiamo perso una battaglia, non la guerra. Dobbiamo cercare di ricomporci, siamo incazzati, non depressi. 4 partite, nel calcio di oggi non sono scontate come negli anni '70 o '80. Anche la squadra che non ha nulla da dire, può dire la sua".

Via Conte, via Lukaku e Hakimi, Eriksen non ha più potuto giocare in Italia, ma siete ancora competitivi. Gli ottavi di Champions League, la finale di Coppa Italia, lo scudetto da giocare: qual è il segreto di Marotta per rimanere al livello di prima senza far sentire la differenza?


"Non è che chi più spende vince. C'è stata una scossa molto forte, sono andati via giocatori, tranne Eriksen che non dipendeva da lui. Lukaku e Hakimi hanno espresso il desiderio di andare altrove e noi avevamo sostenibilità attraverso queste operazioni di mercato. Abbiamo operato come negli altri anni precedenti, cercando di mettere su una squadra competitiva, con un allenatore giovane ed emergente come Inzaghi che sta rispondendo pienamente alle nostre esigenze. Stiamo lottando per lo scudetto, abbiamo vinto la Supercoppa, siamo in finale di Coppa Italia e siamo molto contenti. Siamo molto contenti, speriamo ci siano 2 ciliegine. Lo si deve alle strutture e alla solidità del club".

Su Raiola e la presunta morte.

"Mi dicono di no, speriamo di no".

Il ruolo dei procuratori...

"Facevo firmare prima gli anziani io, i giovani poi venivano dietro per paura di ritorsioni. Non potevo applicare la legge di Boniperti. Mino è un agente molto preparato, furbo, scaltro, molto corretto. Ha questa grande caratteristica di dire in faccia ciò che pensa. Le sue rivendicazioni erano sempre esose, ma chiare. L'operazione Pogba allo United l'ho gestita con la Juve ed è stato molto abile e bravo per far sì che si realizzasse. È il migliore in circolazione".

Possiamo definire meglio la figura del procuratore?

"I contratti erano dei vincoli a vita una volta. Con lo svincolo si sono formate queste categorie. Gli agenti a volte non hanno professionalità. Spesso si ha a che fare con persone incompetenti, che non sanno fino in fondo fare gli interessi del calciatore, al di là dell'aspetto economico. Poi ci sono anche agenti molto bravi. Ogni trasferimento ha un'intermediazione, la mia speranza è che gli agenti capiscano che a volte è meglio non guadagnare e fare la fortuna degli assistiti".

Inzaghi comunque vada?

"Assolutamente sì, siamo molto felici di Inzaghi. Sta facendo molto bene, ha margini di crescita molto importanti. All'età dei vari Conte, Ancelotti e Allegri può essere tra i migliori in circolazione".