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Lukic: “Rigori? Non mi tiro indietro, ecco il segreto. Quando ho saputo di Radonjic…”

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Sasa Lukic si racconta. In esclusiva a La Gazzetta dello Sport, il centrocampista del Torino ha parlato dal ritiro in Austria dei granata: “Capitano? Mi sono calato in questo ruolo seguendo un principio base: devo aiutare tutti, ma allo stesso...
Alessandro Cosattini

Sasa Lukic si racconta. In esclusiva a La Gazzetta dello Sport, il centrocampista del Torino ha parlato dal ritiro in Austria dei granata: “Capitano? Mi sono calato in questo ruolo seguendo un principio base: devo aiutare tutti, ma allo stesso tempo tutti i compagni devono aiutare me. Il primo grazie va alla società e al mister per la fiducia. Sensazioni molto belle, perché al Toro mi sento a casa. Essere il capitano è un grande onore, è un orgoglio ed è una grande responsabilità. Mi sento pronto, su questo non ho dubbi: continuerò ad essere un esempio come lo sono stato finora, anche di più. Ora aumentano le responsabilità ma le supereremo aiutandoci tutti insieme. Non sarò più importante dei miei compagni solo perché ho la fascia, tutti dobbiamo essere capitani per aiutarci”.

RUOLO - “Mediano o trequartista? Devo fare ciò che mi chiede Juric. Ho fatto vedere a tutti che posso giocare ovunque, contro la Roma ho fatto anche il difensore centrale… Aver giocato in tanti ruoli mi dà un vantaggio, ed è importante che il mister possa contare su di me per ogni evenienza. Mi piace giocare di più da mediano in una linea a due, dove emergono le mie migliori qualità”.


RICCI - “Mi trovo proprio bene con lui. Ricci è un grande talento, l’importante è che stia vicino a me… (sorride, ndr). Battute a parte, ha una grande prospettiva: farà una bella carriera. Può diventare davvero un importante”.

RADONJIC - “Quando ho saputo che c’era la possibilità che venisse Radonjic, gli ho subito parlato raccontandogli tutto del Toro. Fin dalla prima telefonata, lui mi ha detto che voleva solo il Toro. Nemanja è un bravo ragazzo, giocavamo insieme già da piccoli: dovrà adattarsi, il prima possibile, al calcio italiano ascoltando il mister. Ha un potenziale enorme, ora deve esprimerlo. Sono sicuro che farà bene perché ha tutto per riuscirci. E poi non vi preoccupate, ci sono io qua”.

RIGORI - “Non ho paura di niente e di nessuno: mi piace prendermi le responsabilità e mi piace la sensazione che si prova. Non mi tiro indietro: il segreto è che credo sempre in me stesso”.