La Fiorentina esordisce in Conference League con un pareggio casalingo contro l’Rfs Riga. Questo il commento del tecnico Vincenzo Italiano dopo la partita raccolto da FirenzeViola. GOL – “Ormai ci stiamo abituando a questo tipo di...
La Fiorentina esordisce in Conference League con un pareggio casalingo contro l’Rfs Riga. Questo il commento del tecnico Vincenzo Italiano dopo la partita raccolto da FirenzeViola.
GOL - "Ormai ci stiamo abituando a questo tipo di epilogo. Nelle ultime partite non siamo riusciti a fare gol che ci sembrano già fatti, non concretizziamo situazioni semplici. Così si complicano le partite e diventa difficile: non abbiamo dimostrato il nostro valore e rimane il fatto che abbiamo questa difficoltà a fare gol. Oggi abbiamo tirato 30 volte in porta e abbiamo fatto un solo gol, cercheremo di tirare il doppio visto che non riusciamo a metterla dentro. Abbiamo fatto di tutto per fare più di un gol. Oggi era una gara da vincere e per questo motivo non ci siamo riusciti".
ROTAZIONI - "Sono passate 7 partite ufficiali dall'inizio dell'anno e siamo l'unica squadra in Europa che ha giocato più partite di tutti, quindi siamo obbligati a ruotare. Può accadere di tutto nel momento in cui fai le rotazioni, puoi perdere identità e furore, ma alla fine quando riesci a coinvolgere tutti ci può essere una maggiore prestazione del gruppo. Qualcuno ha bisogno di giocare di più: per me la differenza adesso la sta facendo la poca fame nei 16 metri. Il problema è lì davanti, è inutile nascondersi".
FISCHI - "Questa piazza vuole sempre vedere risultati importanti e se si sono alzate le aspettative è per merito nostro. L'anno scorso siamo partiti con una sconfitta a Roma ma con un'identità e tutti erano contenti perché nella Fiorentina si vedeva qualche spiraglio di buono. Ora abbiamo perso una partita e usciamo tra i fischi, però sono fischi che mi spronano a far meglio e spero che li abbiano sentiti anche i ragazzi. Sappiamo comunque la realtà che siamo e mi dispiace che si possa perdere entusiasmo in così pochi mesi. Ma lavoreremo per tornare ad avere gli applausi".