TENGSTEDT - "Ho fatto delle scelte considerando il momento. Non possiamo permetterci giocatori a mezzo servizio come oggi Tengstedt, aveva avuto un problema al polpaccio, non abbiamo voluto rischiare. Ma questo è il concetto di squadra, chiunque giochi deve dare il massimo, allenatore compreso. C'è bisogno di tutte le componenti, mettendo da parte i problemi personali e mettersi a disposizione di un concetto comune, che oggi si è visto. Il risultato è la conseguenza di una mentalità senza la quale si fanno figuracce".
SOGLIANO - "Abbiamo ragionato da squadra, senza toccare argomenti che ci hanno portato fuori fase. In questo percorso si è perso a tratti la cosa più importante, il pensiero comune. Il rapporto con Sean è profondo, schietto e onesto. Non ti regala mai nulla, se ha scelto di tenermi è perché crede possa dare ancora qualcosa. Io sono orgoglioso di aver risposto e di aver dimostrato che aveva ragione, ma entrambi abbiamo lo stesso sentimento. Non abbiamo fatto nulla, questa è la nostra mentalità e in campo ci vanno i ragazzi, devono mettere la nostra mentalità. Poi si vince o si perde, ma oggi nelle difficoltà abbiamo fatto di tutto per vincere, mettendo il cuore oltre l'ostacolo. Sembravamo un'altra squadra rispetto a settimana scorsa. Ho cercato di ridare autostima dopo le brutte figure. Il rischio quando si perde è di perdere anche autostima, tutti dicono che siamo scarsi ma poi ci si gioca sul campo. Se abbiamo vinto contro questo avversario vuol dire che qualcosa dentro abbiamo. E' arrivata la reazione, ora dobbiamo mantenere questa mentalità".
ASSETTO TATTICO - "Potremmo aprire mille discorsi. La strada ora è questa, ho cercato di metter tutti a proprio agio. Con questo sistema alcuni fanno fatica a trovare, altri sono più a loro agio. Ci aspettano partite difficile, in Serie A bisogna saper stare dentro le difficoltà con la testa giusta. Altrimenti si è sempre in discussione, anche se perdo settimana prossima contro il Milan. E' importante come affronteremo il Milan, con che testa e con che cuore. Dobbiamo avere il dna del Verona, che ritengo sia il mio, quello del direttore sportivo. Siamo stati degni della piazza e della tifoseria. La strada è quella, oggi i ragazzi son stati come noi e si son tolti questa soddisfazione".
TIFOSI - "Settimana difficile. Mi sono ricordato dello striscione messo da loro in ritiro "Soli contro tutti". Ho seguito la mentalità dei miei tifosi. E' importante per un allenatore giovane anche saper star dentro la difficoltà, riuscire a gestire certe pressioni e certi momenti. Devo aiutare i miei giocatori a superare questi momenti, mettendo da parte la situazione personale e accettando tutto. Ho sempre detto di voler rimanere e lottare fino all'ultimo, credo nei giocatori e nella squadra, questo è l'importante".
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