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Da Torino: i tempi di recupero per Schuurs si allungano ancora, cosa sta succedendo

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Il suo rientro era previsto per la fine della stagione 2023/24. I tempi, invece, si sono tremendamente allungati e ancora è incerta la data del suo ritorno.
Marco Astori

Preoccupa in casa Torino la questione legata alle condizioni fisiche di Perr Schuurs. Il difensore granata ha riportato la rottura del legamento crociato lo scorso 21 ottobre e il suo rientro era previsto per la fine della stagione 2023/24. I tempi, invece, si sono tremendamente allungati e ancora è incerta la data del suo ritorno: "In genere i tempi di recupero per un infortunio del genere vanno dai 5 ai 7 mesi - scrive Tuttosport -. Qualcosa, guardando a Perr Schuurs, non torna. Il difensore si è infortunato nella prova interna contro l’Inter, e in seguito a un contrasto di gioco con Calhanoglu, il 21 ottobre. Il 27 dello stesso mese si è sottoposto all’intervento chirurgico, effettuato a Bologna dal professor Zaffagnini. In base alla tabella di marcia indicata sarebbe dovuto essere perfettamente guarito tra fine aprile e fine maggio. A restare molto, ma molto larghi, al termine del mese in corso. Si è invece saputo che il centrale non sarà pronto nemmeno per l’inizio del ritiro fissato per metà luglio. Potrà rientrare in gruppo ad agosto inoltrato, se non a settembre: così fosse, prima di ritrovare una buona condizione si arriverebbe a ottobre. Quindi dodici mesi dopo l’infortunio. Comunque vada, è chiaro che Schuurs stia impiegando ben più del dovuto per tornare pienamente a disposizione.

Del fatto che non tutto stia procedendo secondo le attese la società è consapevole da un po’. Consentire al giocatore di rientrare in Olanda per curarsi, così da avere vicino a sé amici e famiglia in un frangente non semplice della sua carriera, è stata senza dubbio una scelta di buon senso. Il rapporto con il centro riabilitativo al quale Schuurs, ovviamente con il beneplacito della società e la supervisione dello staff medico granata, non è stato tuttavia soddisfacente. Né in relazione ai costi - altissimi - né in merito al recupero dall’infortunio in sé. Tanto che, dopo una serie di confronti anche piuttosto accesi con gli interlocutori olandesi, il club granata ha deciso di far rientrare alla base il giocatore. Il quale ha poi ripreso il lavoro al centro fisioterapico Isokinetic di Torino. La speranza, allo stato dell’arte, è che una volta ritrovata la forma Schuurs non debba incappare in recidive. Anche per questo la società è decisa a procedere con cautela: a questo punto non saranno due settimane in più o in meno a marcare la differenza, mentre sarà decisivo restituire il difensore in condizioni tali da non incorrere in un nuovo problema al ginocchio sinistro".