E proprio la famiglia ha giocato un ruolo fondamentale nella sua vita e nella sua carriera. Nel bene e nel male. Il padre Mario, da cui ha imparato a tirare le punizioni, era un terzino delle divisioni inferiori, mentre il il fratello Alan, con cui condivide uno splendido rapporto, ha rischiato di compromettergli la carriera. Durante la sua permanenza al Racing infatti Lautaro Martínez sentiva una forte nostalgia di casa e i problemi di salute del fratello lo spinsero all’idea di mettere da parte le ambizioni calcistiche per tornare dai suoi.
Storie particolari per uno che al Racing è arrivato grazie ad un colpo di fortuna. Gli osservatori del Racing erano a Bahía Blanca a seguire un provino e si fermarono a guardare anche l’allenamento successivo dove giocavano i ragazzini del Club Liniers, la squadra di Lautaro Martínez. Lo scoprì Fabio Radaelli, attuale vice di Martín Palermo all’Unión Española.
E da lì è nato il nuovo gioiello di casa Racing, capace di diventare subito decisivo in prima squadra nonostante la giovanissima età. Una punta mobile dotata di grandi colpi tecnici. Uno che si sposa benissimo con un 9 d’area: lo ha fatto con Marcelo Torres nella Sub 20 dell’Argentina, la nazionale che lo ha consacrato, lo fa con Lisandro López, e lo farà presto con Mauro Icardi, per mantenere viva la tradizione argentina di attaccanti nerazzurri.
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