ITALIANO - “Un martello, è vero. Ho un ottimo rapporto con lui, mi trovo bene. Ogni volta imparo qualcosa di nuovo. È severo, sì. Ma nel senso positivo del termine, non per cattiveria: lo fa per ottenere il massimo e il meglio da me e da tutta la squadra. Ma sa anche scherzare con noi, allo stesso modo in cui pretende di più. È un allenatore davvero bravo”.
IN ITALIA - “Mi sento cresciuto sia sotto il profilo fisico, atletico, sia pensando alla tattica. Mi sento più completo. Qui si dà di più, si soffre di più, è tutto più intenso. Questo mi dà la forza per andare avanti. Più concreto? Sì, me lo dicevano anche al Montpellier. Sto lavorando duramente, ogni giorno, per migliorarmi e per essere più concreto”.
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