Giampaolo: “Gaston chiedeva il cambio, Quagliarella e Defrel stanchi. E se poi Caprari…”

La Samp con alcune assenze e acciacchi (Caprari) viene sconfitta all'ultimo secondo dall'Inter. Marco Giampaolo dopo la partita è molto amareggiato e parla anche degli infortuni: "Se per l'infrasettimanale recupero qualcuno degli infortunati (Saponara, Caprari, Kownacki, ndr)? Non lo so ancora, valuteremo tutti".

EKDAL - “Sono entrati Perisic e Keita per Candreva e Politano, quattro giocatori forti. Il terzo cambio ho faticato a farlo perché Ekdal mi chiedeva il cambio, altri erano stanchi. Peccato, avevo chiesto ai miei giocatori di giocarla alla pari. Se l'Inter è forte, sentiamoci forti anche noi. Questa sconfitta fa male, ora dobbiamo recuperare energie fisiche e mentali”.

TREQUARTISTI - “Ramirez, Caprari e Saponara? Hanno caratteristiche diverse. Gli ultimi due sono bravi a giocare spalle alla porta, Ramirez ha bisogno di più campo. Oggi è stata una forzatura far giocare anche lui, per un problema al ginocchio. Non siamo arrivati bene a questa gara, se avessimo preso 2-3 gol avrei recriminato meno. Arrivare quasi alla fine con queste problematiche mi costa di più".

RAMIREZ - “Ramirez mi ha chiesto il cambio mezz'ora prima della fine della gara. Le caratteristiche di Gaston sono diverse rispetto a quelle di Saponara o Caprari. Non siamo riusciti a stare alti, compreso Ramirez. Per questo alla fine ho alzato Jankto".

QUAGLIARELLA E DEFREL - “Gli attaccanti hanno fatto una gara straordinaria, ma erano stanchi. Non avevamo la forza per rincorrere e per smarcarci e continuare a tenerla, avevo detto nell’intervallo ai ragazzi di continuare a tenere palla, ma non avevamo energia, i miei erano sfiniti e mi hanno chiesto il cambio, ci sono mancate le energie per replicare all’Inter. Defrel ha sempre giocato e anche Quagliarella e sapevo che dovevano giocare tutta anche questa. Kownacki e Caprari si sono fatti male... è chiaro che se sprinti tanto nei 90', poi paghi qualcosa. Ci è mancata la forza di stare alti, ci è mancato qualcosa”.