Si presenta Hakan Calhanoglu e non Lautaro Martinez sul dischetto nel derby d’Italia. Una prima e una seconda volta, nonostante l’errore, è sempre il turco a prendersi la responsabilità di calciare dagli undici metri. E segna un gol...
Si presenta Hakan Calhanoglu e non Lautaro Martinez sul dischetto nel derby d’Italia. Una prima e una seconda volta, nonostante l’errore, è sempre il turco a prendersi la responsabilità di calciare dagli undici metri. E segna un gol fondamentale, che vale i 3 punti per i nerazzurri. Il motivo lo svela oggi La Gazzetta dello Sport: “Il rigorista designato della compagnia di Inzaghi sarebbe Lautaro e, tra l’altro, era stato proprio l’argentino a segnare alla Juve il penalty a San Siro nella Supercoppa di gennaio. Ma Simone ama la libertà per davvero, concede ai suoi la possibilità di scegliere a seconda delle sensazioni del momento: così allo Stadium il turco era molto più caldo del compagno, per questo è stato determinatissimo nel prendere la palla immediatamente dopo il fischio. La respinta di Szczesny poteva cambiare la pellicola ed era umano pensare che, nella ripetizione, il rigore lo avrebbe potuto calciare il Toro. Sarebbe stato pure un curioso déjà-vu: nel derby di andata, dopo un primo penalty (allora segnato sotto la curva milanista) da Calha, ne era toccato un altro (poi sbagliato) per l’argentino.
Stavolta, invece, non è cambiato il titolare dal dischetto, anzi è stato lo stesso Martinez a consolare il compagno e a dargli coraggio per il bis. Ne serviva parecchia vista anche la tempistica: quello di Hakan al 49:33 è, infatti, il gol più tardivo segnato dall’Inter in un 1° tempo di Serie A. Insomma, per (ri)calciare in quel minuto là serve freddezza, anzi gelo, ma i numeri sono testardi e danno ragione al turco: lui ha trasformato in gol tutti i cinque rigori calciati in Serie A (Roma, Lazio, Milan, Napoli e ieri Juventus le sue vittime)”, si legge.