news

Gazzetta: “Pavoletti avanza nelle gerarchie e ci sono due centrocampisti promossi”

Gazzetta: “Pavoletti avanza nelle gerarchie e ci sono due centrocampisti promossi” - immagine 1
“È sempre l’ora di Pavoletti”. Così La Gazzetta dello Sport si sofferma sull’attacco del Cagliari dopo l’amichevole di ieri: “Al centravanti livornese, entrato a inizio secondo tempo al posto di Simeone, bastano cinque minuti e mezzo...
Guglielmo Cannavale

“È sempre l’ora di Pavoletti”. Così La Gazzetta dello Sport si sofferma sull’attacco del Cagliari dopo l’amichevole di ieri: “Al centravanti livornese, entrato a inizio secondo tempo al posto di Simeone, bastano cinque minuti e mezzo per mettere in mostra la specialità della casa: il colpo di testa. Il cross di Gabriele Zappa è perfetto, l’incornata di Pavo pure: il pallone colpisce il palo e finisce in rete senza che Grandi possa intervenire. E anche gli 806 spettatori presenti al Menti (che bella sensazione), sotto un caldo pazzesco, applaudono. Che Pavoletti sia l’elemento centrale del gioco d’attacco del Cagliari lo si è capito in queste due settimane di ritiro. Ma ieri a Vicenza, nel primo test vero (0-3) contro la squadra di Mimmo Di Carlo (prima amichevole) che in una serie B piena di squadre ambiziose vuol dire la sua, il bomber ha colpito subito. E questo è fondamentale per lui e per Leonardo Semplici che lo ha fatto rinascere da febbraio.

Ovvio che Pavoletti va gestito. Come è stato fatto a Pejo: due crociati rotti di seguito e 33 anni da compiere il 26 novembre, quando sarà diventato papà di un altro maschietto (dopo Giorgio), inducono staff e tecnico ad amministrare saggiamente l’attaccante e leader del gruppo. Che, ieri, come aveva detto a Pejo, ha dimostrato di non sapere solo segnare di testa, ma ha fatto sponde, movimenti, anche provato a mandare in gol Dalbert. Che i numeri li ha, ma deve disciplinarsi. Quella che ha in mano Semplici, deciso sul 3-4-1-2, è già una buona squadra, con Strootman (da una splendida sua palla è nato il secondo gol di Dalbert in scivolata) e Marin (ottimo inserimento e gol dopo 16’, il primo, su servizio di Zappa e mezzo seconda rete sua) già padroni del centrocampo a due che è il disegno del tecnico che punta sul trequartista ( male Gaston Pereiro) dietro Joao e l’altra punta. Inizialmente Simeone”.