“Zittire Anfield e incedere a petto in fuori, senza esultare, con tanta rabbia dentro”. Così La Gazzetta dello Sport racconta l’esultanza cauta di Dries Mertens nel suo Napoli che pareggia a Liverpool: “È una notte...
"Zittire Anfield e incedere a petto in fuori, senza esultare, con tanta rabbia dentro". Così La Gazzetta dello Sport racconta l'esultanza cauta di Dries Mertens nel suo Napoli che pareggia a Liverpool: "È una notte particolare quella di Dries Mertens, che sperava di diventare capitano (per anzianità la fascia gli sarebbe toccata). Segnare un gol così bello per scatto, controllo e tiro perfetto con un angolo piccolissimo e un certo Alisson davanti, è roba per pochi eletti. Conoscendo “Ciro” in altri momenti avrebbe tirato fuori qualcuna delle sue esuberanti esultanze, stavolta no.
L’amarezza è tanta, è stato messo in dubbio il suo impegno, il suo attaccamento alla squadra. Ma lui è un leader e lo si capisce nel modo in cui tutta la squadra, compreso i panchinari, lo abbraccia al gol, teste e braccia basse, un rito di gruppo più che una esultanza. Del resto le tre settimane che hanno sconvolto il Napoli sono ancora lì. Lasciano ferite difficili da rimarginare", si legge.