Momento delicatissimo in casa Bologna. Va oltre il campo, riguarda in particolare il successore di Sinisa Mihajlovic in panchina, Thiago Motta. Ecco quanto evidenziato oggi dalla Gazzetta dello Sport: “Thiago Motta è a Bologna da nemmeno un...
Momento delicatissimo in casa Bologna. Va oltre il campo, riguarda in particolare il successore di Sinisa Mihajlovic in panchina, Thiago Motta. Ecco quanto evidenziato oggi dalla Gazzetta dello Sport: “Thiago Motta è a Bologna da nemmeno un mese, non ha ancora vinto una gara (su tre), ha fatto scelte anche rivedibili ma mai si sarebbe immaginato di finire nel mirino così presto e vivere una situazione così bollente, pesante contestazione – oltre al faccia a faccia acceso di giovedì scorso a Casteldebole, lo striscione e vedremo se ci sono strascichi – compresa. Il tecnico ne parlerà oggi in un vertice fissato coi dirigenti subito dopo il pareggio contro la Samp: un conto è il campo e un altro è l’extracampo.
In venti giorni di lavoro sulla squadra, il tecnico del Bologna sabato sera è uscito sotto una bordata di fischi sonori e clamorosi, e questo lo ha reso quantomeno spiazzato ma non certo fragile. Dal canto proprio, la dirigenza avrà ragioni da intavolare, fra punti, tattica, l’abitudine a non-vincere (5 vinte nel 2022), esperimenti: ecco il perché del Vertice a Casteldebole. E l’idea che l’obiettivo si sia spostato è chiaro: salvezza, altro che 52 punti. Quanto a un ritiro anticipato, si vedrà”, si legge.