BODO GLIMT - "È una partita durissima. Infatti, stamattina scherzando con i calciatori, appena ci siamo trovati: 'non ve l'aspettate dura perché sarà di più di quello che pensate'. Proprio perché su questi campi qui ho avuto la possibilità e il piacere di averci a che fare con chi è abituato al freddo e a queste temperature effettivamente è differente, proprio l'abitudine e respirare quest'aria così fredda, quest'aria tagliata che ti batte negli occhi e a volte a seconda del vento che tira, non si riesce neppure a tenerli aperti. Però questo ciò che ci mette davanti quella che è la nostra vita e la nostra professione per cui c'è sempre il gusto della sfida, nel far vedere chi ti sai adattare e che si stare in qualsiasi situazione, tu mi voglia mettere in difficoltà".
TURNOVER - "Il fatto di stravolgere tutto mi sembra un po' prematuro per il momento. Perché è vero che non abbiamo fatto bene ma nemmeno male, siamo su quella via di mezzo che, secondo me, riuscendo a metterci altre cose che fanno parte del nostro bagaglio si può alzare il livello della qualità. Per quello che li ho visti giocare, ci sono un po’ tutte le qualità poi però bisogna riconoscerle in alcuni momenti e metterle in campo nei momenti giusti e alzare la qualità individuale".
RUOLI - "In campo oggi i ruoli sono meno rigidi: può sembrare disordine, ma in realtà è una forma di libertà. E dentro quella libertà bisogna saper trovare equilibrio. Le rotazioni continue e la ricerca di nuove posizioni rappresentano un vantaggio. È qualcosa che ho vissuto in Russia: lì sono abituati a respirare aria fredda, mentre noi quando siamo in difficoltà ci sembra quasi di avere meno ossigeno. Loro invece convivono con questa sensazione da sempre".
FREDDO E CAMPO SINTETICO - "Con me è dura, perchè io sono stato cinque anni russi. Ho fatto una figlia in Russia e a me piaceva stare lì. Prima rispondiamo ad una cosa perchè sembra che abbiamo fatto un mezzo disastro. Però i giocatori non hanno fatto così male come si vuol far sapere. Io sono stato il primo a dire che dovevamo fare di più e noi dobbiamo tirarli fuori. Dobbiamo usare i cavalli che abbiamo e tutte le nostre qualità. Io visto tutta la voglia di questa squadra e le responsabilità o si affrontano o si perde. Il campo e il clima sono uno svantaggio, perchè io ho avuto la fortuna di lavorare all'estere, perchè l'aria che respiri è diversa. È tutta una questione di abitudine ed è differente dal nostro. La nostra voglia di fare deve sopperire a questo gap che c'è. Loro sono bravi anche a scegliere i giocatori e non solo per il campo e per il freddo. Loro nel confronto internazionale hanno un valore importante. Sintetico? È una difficolta reale perchè le abitudini, i rimbalzi. Sicuramente pagheremo qualcosa per questo, ma affronteremo questo. Tutti avevamo dei timori, poi dopo averle affrontate ci siamo adattare, ma questo può darci delle soddisfazioni. Il campo ci disturba ma noi vogliamo fare la nostra prestazione".
BODO-LAZIO - "Loro giocano bene, ma io parlo in maniera diretta ai miei calciatori. Loro debbono sapere che domani è una partita difficilissima. Noi con i match analyst abbiamo visto tutto. Il ritmo farà la differenza ma siamo già allertati al top. Per avere un riconoscimento dobbiamo passare da partite difficile. Noi non vogliamo giocare partite facile, ma quelle difficili per adattarsi e ricevere dei riconoscimenti. Poi domani ci rivedremo e chissà se ci saremo riusciti".
LAVORO PSICOLOGICO - "Io non ho fatto psicologia, ma so che quando le cose non vanno al meglio servono sguardi, abbracci e voler star insieme spartendosi le difficoltà. È importante avere questa disponibilità. Poi dipende dagli elementi con cui hai a che fare e loro sono top dal punto di vista del gruppo e relazioni tra di loro. Devo alzare il livello delle mie indicazioni e non la voce".
DAVID - "Vero, ha bisogno di certezze. Ma quando si parla di attaccanti e di gioco offensivo, poi c'è rischio di fare confusione. Tu devi fare gol, per ora le hai pareggiate, e nella ricerca di fare gol rischi di perderle. Perchè ancora non sei al massimi con i cavalli che hanno. Bisogna ragionare in maniera profonda e fare riflessioni. Noi abbiamo 3 attaccanti simili: tre prime punte come movimenti. Se parli con loro ti dicono: sono uno striker. Bisogna mantenere un equilibrio di squadra. Dobbiamo mantenerlo aumentando qualcosa: abbiamo Zhegrova, Adzic che ha qualità... Dobbiamo fare le cose per gradi. Openda è la stessa cosa di David, ha giocato poco anche lui. Cercheremo di ascoltare il suo consiglio".
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